Magazine
Come indossare la stampa vichy: un must have dell'estate!
Come indossare la stampa vichy: un must have dell'estate!
Come indossare la stampa vichy: un must have dell'estate!
Redazione
6 anni fa
Romantico, bon-ton, ma anche ironico, il quadrettato vintage torna e riveste ogni capo e accessorio

Vi è capitato ultimamente di incontrare persone con indosso abiti a quadretti colorati tutti i giorni, sia in vacanza che in città? E’ quel classico motivo che sta bene a chiunque, ad ogni età e in ogni occasione: come abito estivo, come gonna da abbinare a un top per una serata o come dettaglio per gli accessori.

Qual è l’origine del Vichy? Chi lo ha reso celebre? E quali sono i pezzi must have sui quali investire in questo momento?

Prima di tutto, che cosa è il Vichy?

Non è altro che il nome francese attraverso il quale è noto il gingham, un tessuto liscio in cotone tinto o filato. Originariamente importato in Europa nel XVII secolo, il gingham era un tessuto a strisce, anche se ora si distingue per il suo essere a scacchi. Il nome deriva da un aggettivo in lingua malese, “Genggang“, che significa “A strisce”.

Dalla metà del XVIII secolo, quando iniziò ad essere prodotto a Manchester, si cominciò a tesserlo in modelli a scacchi o a plaid. I francesi lo chiamano “Vichy” perché ritengono che sia nato nella regione di Vichy. Principalmente si compone di 3 colori: il bianco come base, il colore prescelto, e poi il colore mescolato con il bianco. Dal XX secolo viene associato all’identitàamericana e britannica grazie al suo schema di colori, tradizionalmente rosso e bianco o blu e bianco, e alla sua popolaritànelle opere letterarie e cinematografiche, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Parlando di film, quando è diventare popolare il Vichy nella storia del cinema? Il gingham fu di moda negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, permettendo alle persone di seguire la moda comprando abiti poco costosi. Già negli anni venti e trenta, alcune attrici indossarono dei look Vichy sul grande schermo: per esempio, il costume designer Adrian (1903-1959) per il film “Il mago di Oz” (1939), fece indossare a Judy Garland, interprete di Dorothy Gale, un ormai iconico abito blu Vichy.

Ma la vera fama della stampa Vichy ebbe inizio con Katherine Hepburn in “Scandalo a Filadelfia”: l’attrice nel film indossa un abito lungo con una gonna svasata, il tutto in motivo Vichy, realizzato sempre da Adrian. Anche nel 1942, nel film “La donna del giorno”, Katherine opta per uno totale look in Vichy.

Nel 1944 invece, Lauren Bacall è la protagonista femminile di “Avere e non avere”, dove indossa in maniera impeccabile un completo Vichy, elevando la stampa allo status di classico nei film polizieschi, mentre nel 1946, Ingrid Bergman recita in uno dei suoi film più famosi, “Notorious-L’amante perduta” di Alfred Hitchcock, dove indossa una giacca dal taglio maschile a scacchi Vichy.

In Francia invece, si assiste alla creazione e al successo del mito di Brigitte Bardot, consacrata come la vera dea della stampa Vichy grazie anche ad alcuni film come “Babette va in guerra”, “Un affare molto privato”, accanto a Marcello Mastroianni, o “Dio creò la donna”. Nel 1959, Brigitte Bardot sposa Jacques Charrier: per il matrimonio, indossò una veste Vichy appositamente creata per lei dal couturier Jacques Estérel. Questo evento è considerato come il momento in cui la stampa Vichy divenne popolare in tutto il mondo. Nello stesso periodo, a Parigi, Jacques Ouaki, fondatore di Tati, crea il logo del suo brand utilizzando uno schema Vichy. Il modello gingham entra così nella realtà del prêt-à-porter. Da questo momento, il Vichy inizia ad avere una doppia connotazione: rimane un tessuto per l’uso domestico, robusto ed economico, mentre dall’altro lato diventa una fonte di ispirazione per i fashion designer.

Gli anni sessanta segnarono il boom della stampa Vichy. Molte attrici lo scelsero per i loro look, sia sullo schermo che non: dalla maglietta indossata dalla giovane Lolita, Sue Lyon, nell’omonimo film cult di Kubrick del 1962, alla maglietta di Jacqueline Sassard in “L’incidente di Joseph Losey”, fino a Marilyn Monroe e alle sue camicie gingham da uomo abbinate a Jeans Levi’s da uomo. Uno dei look più iconici di questo periodo è quello di Jane Birkin in “La piscina”, dove indossa un costume da bagno Vichy mentre cerca di sedurre Alain Delon.

Negli anni settanta le camicie gingham erano popolari sia tra gli uomini che le donne, e venivano abbinate al jeans per dar vita a uno stile naturale e rilassato. Durante gli anni ottanta, questo modello apparve e scomparve periodicamente, così come negli anni ’90, dimostrando la natura intramontabile dei classici della moda. Due memorabili look Vichy di questo periodo sono quello indossati da Melanie Griffith in “Pazzi in Alabama” (1999) e la giacca Vichy indossata dalla top model Linda Evangelistasulla passerella di Versace.

Ma come si indossa questa stampa fresca ma al contempo molto classica? Essendo una fantasia molto versatile sarà facile portarla dal mattino alla sera ed essere sempre perfette.

  • Al mattino per il lavoro su un pantalone abbinato ad una blusa bianca ad esempio e per la sera su una minigonna sbarazzina, un crop top e tacchi alti. Gli abbinamenti sono semplici da fare perchè si può andare sul sicuro scegliendo il bianco della base del tessuto o il colore del quadretto che solitamente è nero, blu o rosso. Se invece vi piace mixare più colori potrete scegliere un colore predominante per gli accessori o per il resto del look oppure mischiare la stampa vichy a delle righe o a dei quadretti più grandi o più piccoli, ma anche ad una fantasia floreale.
  • Pantaloni a quadretti, un grande classico davvero semplice da portare sia con scarpe basse che con i tacchi. Le proposte di questa stampa a piccoli volant di tessuto che rendono subito più particolare anche il pantalone più classico.
  • Top, camicie e bluse in stampa vichy sono perfette con gonne, pantaloni, shorts e jeans sia per un look elegante che più casual. Anche la classica camicia a quadretti può diventare sensuale, basterà abbinarla ad una gonna dal tessuto metallico ad esempio o ad un chiodo in simil pelle colorato.
  • Abiti, gonne e chamisier a quadretti per un look alla moda, ma senza tempo. Anche in questo caso si può giocare con i mix di fantasie o con un tocco di colore che va al di fuori del contesto della fantasia.

1. COME INDOSSARE IL VICHY IN VERSIONE SENSUALE 

Provate a indossare una camicia gingham abbinandola ad una gonna in vinile  o ad una gonna in pelle al ginocchio. E ovviamente da non dimenticare un bel paio di decolletés dal tacco alto per il tocco finale. 

2. COME INDOSSARE IL VICHY IN VERSIONE CASUAL 

Si è vero il vichy ha un animo elegante, ma perché non sdrammatizzarlo e renderlo più casual? Soprattutto se siete un pò maschiaccio dentro, perché dover rinunciare a questa stampa? E allora semplicemente abbinatelo al denim, un paio di shorts sfrangiati o ad un paio di mom jeans oversized e ad un paio di sneakers bianche. 

3. COME INDOSSARE IL VICHY IN VERSIONE COUNTRY CHIC 

Il vichy è anche ideale per un look un pò country, In questo caso ovviamente occorre aggiungere qualche accessorio ad hoc, magari un cappello di paglia, una cintura in vita e un paio di stivaletti cowboy. 

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata