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Netflix batte Hollywood sui temi Black
Keystone-ats
4 anni fa
Il colosso dello streaming ha stravinto mettendo il tema al centro della programmazione

Netflix batte Hollywood sul fronte del Black Lives Matter: mentre la mecca del cinema continua ad annaspare per rendersi più inclusiva rispetto alle minoranze, il colosso in streaming ha stravinto mettendo il tema al centro della programmazione.

Il columnist del “New York Times” Ben Smith ha puntato i riflettori sull’andamento della gara partendo dall’estate 2015 quando i dipendenti neri di Netflix presentarono un memo con tanto di power point per avvertire l’azienda che stava perdendo con il pubblico di colore un boom definito all’epoca da “Empire” sulla Fox e “Black-ish” della Abc. “Il memo affermava che Netflix spendeva di più su contenuti destinati a un pubblico britannico e ai fan di ‘anime’ che sui neri americani”, scrive Smith. Era stato l’inizio di una rivoluzione.

Il 2015 per il cinema americano era stato un anno chiave: l’assenza di candidature di attori e attrici neri agli Academy Awards e la mancata nomination di Ava DuVernay per Selma portarono alla nascita del movimento #OscarSoWhite. “Hollywood si e’ agitata a suo modo - tardi, maldestramente - per tenere il passo. Ora sono alla rincorsa di Netflix che gia’ era una minaccia sul fronte della tecnologia e del modello di business”, constata ancora Smith.

I risultati sono sotto gli occhi di chiunque apra il servizio in streaming: dal 10 giugno, in piena protesta Black Lives Matter dopo l’uccisione del nero George Floyd da parte della polizia bianca a Minneapolis, Netflix ha messo in prima pagina una collezione “BLM” di ben 56 tra show, film e documentari tra cui “Da Five Bloods” di Spike Lee, la miniserie della DuVernay “When They See Us” su cinque ragazzi neri condannati ingiustamente per lo stupro di una donna bianca a Central Park, e il documentario “13th” della stessa regista sulle incarcerazioni di massa dei neri in America.

“Netflix ha una collezione di titoli enorme. E’ il maggiore distributore di immagini nere del mondo”, ha detto la DuVernay che per per il colosso in streaming sta producendo una nuova serie sull’ex campione della NFL Colin Kaepernick.

Nel 2015 solo due milioni di famiglie nere erano abbonate a Netflix: il 5% del totale, una percentuale da allora cresciuta in linea con le statistiche demografiche. Dopo una serie di battute d’arresto il processo si e’ accelerato sia a livello di assunzioni che di accordi, tra cui nel 2018 uno di altissimo profilo con Higher Ground Productions, la casa di produzione di Barack e Michelle Obama. Tanti i fattori che il New York Times ha colto per spiegare la nuova sensibilita’: non ultimo il fatto che il capo dei content Ted Sarandos e’ sposato con Nicole Avant, figlia dell’impresario nero Clarence Avant, soprannonimato “The Black Godfather” e al centro di un documentario Netflix dello stesso titolo uscito nel 2019.

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