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Non chiamatela semplicemente cucina!
Redazione
4 anni fa
Tre personalità giramondo, accompagnate dalle loro stelle Michelin, hanno fatto tappa sul Ceresio per tre serate indimenticabili di S.Pellegrino Sapori Ticino.

Largo a materie prime eccellenti, cucinate e abbinate in modo unico e dinamico, per uno stile caratterizzato da tradizione unita a innovazione. Questo il fil rouge che ha animato 3 serate indimenticabili di S.Pellegrino Sapori Ticino, grazie a 3 personalità giramondo che hanno fatto tappa sul Ceresio. A partire da Paolo Rota, del Ristorante Da Vittorio S. Moritz, 2 stelle Michelin che domenica 4 ottobre nella splendida cornice di Villa Principe Leopoldo, con Cristian Moreschi, ha presentato piatti che raccontano la storia della gastronomia italiana e lombarda, ispirandosi a ricette tradizionali e nel rispetto delle materie prime, vere protagoniste sulla tavola.

Dall’Engadina, dove è in missione per la famiglia Cerea, una delle più importanti nella storia dell’alta cucina italiana, ha trasmesso con creatività la classe e lo spirito dell’intramontabile ristorante 3 stelle Michelin di Brusaporto. Abbinati ai piatti di una cucina italiana così importante, il percorso enologico proposto ha visto alternarsi vini della cantina altoatesina Terlan come il Gewürztraminer Lunare e il Quarz, a perle locali come il nuovo Fuoco della Tenuta Castello di Morcote di Gaby Gianini.

Dalle Alpi allo Swiss Diamond

In quest’edizione di S.Pellegrino Sapori Ticino, le Alpi svizzere sono protagoniste. E lunedì 5 ottobre erano ben rappresentate nei piatti di Mitja Birlo, del ristorante 7132 Silver di Vals (GR), 18 punti G&M e 2 stelle Michelin, ospite di Giuseppe Buono al Swiss Diamond di Morcote. Immaginate i migliori ingredienti provenienti da tutto il mondo e mescolateli con quelli d’eccellenza di piccoli produttori della zona di Vals. Unite tecniche di cucina moderne con le delizie che la terra offre spontaneamente, come funghi, erbe e bacche. Dalla terra alla tavola, nel vero senso della parola: dall’olivello spinoso al rafano, dai porcini all’aneto, tante radici, bacche di piante spontanee, funghi e ortaggi vari. Tutto quello che la natura può offrire! Abbinamenti inconsueti per la gioia dei commensali, come la lattuga alla griglia con olivello spinoso e vinaigrette a base di senape e rafano. Ad accompagnare questo originale percorso sono stati il Bianco del Malcantone e il Canto della Terra della Cantina Monti, raccontati in sala dall’istrionico Ivo Monti.

Spezie e sapori esotici alla Galleria Arté

Per conclude il tour nella splendida natura del Ceresio, il 6 ottobre Frank Oerthle della Galleria Arté ha ospitato Christian Kuchler della Taverna Schäfli a Wigoltingen – 18 punti G&M e 2 stelle Michelin. Questa volta le spezie sono state le prime donne della serata. Sapori esotici e ingredienti sopraffini in un modo tutto personale di combinare materie prime e tecniche culinarie: indimenticabile lo scampo con nage tailandese e frutto della passione o la coda di bue, fegato d’anatra e brodo di tartufo del Perigord o ancora la sella di cervo austriaco, funghi porcini e verza. Un mix di ingredienti provenienti da continenti lontani con ricette classiche della tradizione.

Sauvignon, Carato Bianco, Carato Riserva e Diamante: questa la selezione dei vini in abbinamento della storica Cantina Delea, che ha saputo impreziosire una già elegantissima cucina. Conclusasi con la «Mela Turgovia 2020», dessert curato dallo chef pâtissier Daniel Simunic, nella top ten dei migliori pasticceri della Svizzera secondo Gault&Millau. E ricordatevi che potete “gustare” visivamente i piatti nella nostra gallery.

Un viaggio per tutti gli ospiti di S.Pellegrino Sapori Ticino da ricordare!

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