
Grazie a un nuovo studio scientifico è stato possibile rivoluzionare gli studi sugli orientamenti sessuali. E’ stato infatti scoperto che la bisessualità potrebbe essere determinata dai geni. Lo studio, di matrice italiana, è stato pubblicato sul Journal of Sexual Medicine; secondo l’articolo sembra che l’orientamento sessuale sia determinato da una combinazione presente nel cromosoma X, quindi verrebbe ereditato per via materna. Lo studio si è basato sull’osservazione, avvenuta qualche anno fa, di Andrea Camperio Ciani (Università di Padova), il quale affermò che le madri di omosessuali tendono a fare più figli. Grazie all’ipotesi della presenza di un set genico nel cromosoma X, si è potuto spiegare perché un eventuale gene dell’omosessualità possa presentarsi anche in assenza di riproduzione. La ricerca sulla bisessualità è stata svolta intervistando 239 uomini sulle loro preferenze sessuali e sulle loro famiglie. I dati raccolti hanno confermato che le madri aventi figli bi o omosessuali hanno, in media, un numero maggiore di figli. Ma, spiega il ricercatore al settimanale New Scientist, non si tratta di un “gene gay”, bensì di una serie di fattori genetici che promuovono l’attrazione verso gli uomini, che vale per l'uomo tanto quanto per la donna.
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