Magazine
Non toccate i piccoli uccelli
Un piccolo codirosso spazzacamino. È tra le specie in cui l’abbandono precoce del nido è più frequente. Foto Shutterstock
Un piccolo codirosso spazzacamino. È tra le specie in cui l’abbandono precoce del nido è più frequente. Foto Shutterstock
Filippo Suessli
3 anni fa
In questo periodo i giovani volatili provano a lasciare il nido pur essendo inesperti. Attenzione, cercando di aiutarli rischiate di fare peggio

I più imprudenti sono i merli e i codirossi spazzacamino. In questo periodo, in cui molte specie di uccelli stanno covando o curando i piccoli, alcuni uccellini però cercano di lasciare la sicurezza del nido pur non avendo ancora imparato a volare. Ma non si tratta solo di imprudenti avventure, questo succede, spiega la Stazione ornitologica svizzera, in una strategia che “riduce il rischio che un predatore si mangi tutti i piccoli quando scopre il nido”. Infatti i genitori non li abbandonano, ma continuano a nutrirli anche fuori dal nido per qualche tempo.

L’avvertimento, quindi, è di lasciarli stare: “I giovani uccelli quindi di solito non hanno bisogno dell’aiuto umano. In effetti, sarebbe sbagliato portarli via, poiché anche il più competente degli assistenti umani non potrà mai allevarli con la stessa abilità con cui lo fanno i genitori del giovane”. Diverso è il caso in cui il piccolo atterri in mezzo alla strada o a portata di gatto, in quel caso “è sufficiente mettere l’uccello in un cespuglio vicino”. Non preoccupatevi, l’odore degli umani non disturberà i genitori e il piccolo verrà ancora allevato.

Per essere sicuri che un giovane volatile sia ancora nelle cure dei genitori il consiglio è di osservarlo da almeno 50 metri di distanza, se per un’ora non viene nutrito è il caso di contattare un centro di cura. “Anche uccelli feriti o giovani con il piumaggio poco sviluppato vanno portati a un centro di cura. Dal momento che la detenzione e la cura degli uccelli selvatici richiede non solo conoscenze specialistiche, ma anche un permesso cantonale, non vanno allevati a casa”, conclude la Stazione ornitologica svizzera.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata