
Attenzione alle bibite gassate, potreste rischiare di aumentare le possibilità di contrarre un tumore. Questo - in sostanza - quanto affermano gli esperti del Johns Hopkins Center for a Livable Future di Baltimora.
Stando ai ricercatori, sarebbe sufficiente una sola bibita gassata zuccherata al giorno, per aumentare le possibilità di ammalarsi. Il principale imputato sarebbe una sostanza chiamata 4-MEI (4metilimidazolo), un sottoprodotto del caramello. E' grazie a questa sostanza che molte bibite prendono il loro caratteristico colore marrone scuro.
Keeve Nachman, uno dei ricercatori, spiega: "I consumatori di bevande gassate sono esposti a un rischio di cancro evitabile e inutile a causa di un ingrediente che viene aggiunto semplicemente per fini estetici". Un ingrediente praticamente inutile ai fini del gusto, dunque. Ingrediente che le grandi aziende produttrici di bibite potrebbero tranquillamente evitare. Ma si sa, anche l'occhio vuole la sua parte. Gli esperti sono concordi che, se impossibile da eliminare totalmente, le grandi aziende potrebbero comunque ridurre di molto la sua concentrazione.
Eppure le norme di sicurezza esistono. Per esempio, spiega la Dr.ssa Catherine Leclercq responsabile del programma di sorveglianza del rischio alimentare del Cra-Nut (Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), in Europa il limite stabilito è di 0,3 grammi per chilo di peso corporeo al giorno. Ma si tratta di un limite facilmente superabile: "da indagini svolte sui prodotti in commercio utilizzate dall’Efsa, emerge che tutta una serie di prodotti largamente consumati dai bambini, come bibite gassate, gelati, prodotti da forno, dessert, possono contenere fino a 5 g di questo colorante per kg di prodotto. Nelle caramelle si raggiungono concentrazioni di 300 g per kg di prodotto. Un bimbo di 3 anni che pesa 15 kg non dovrebbe ingerire più di 4.5 g di colorante caramello al dì".
Traducendo le parole della Dr.ssa, si evince che un bambino non dovrebbe superare la singola lattina di bibita gassata e i 10 grammi di caramelle in un giorno.
Uno dei tipi di tumore che potrebbero insorgere a causa del sopraccitato sottoprodotto del caramello, è il tumore alla prostata. Questo quanto afferma uno studio danese condotto su un campione di 8'000 persone aventi tra i 45 e i 73 anni di età. Secondo questa ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sull'American Journal of Clinical Nutrition, il consumo di 33 centilitri di bibte gassate (pari a una lattina) aumenterebbe del 40% il rischio di contrarre un tumore alla prostata in forma grave.
A minimizzare il tutto l'Assobibe, l'associazione dei produttori di bibite analcoliche, che sostiene: "Non c'è un impiego contemporaneo di più caramelli in uno stesso prodotto e in ogni caso il tipo di colorante impiegato è chiaramente indicato in etichetta. Per questo i consumatori sono adeguatamente informati. In questo momento la sicurezza dei prodotti che contengono colorante caramello è stata confermata. È ovvio che, se ci saranno evoluzioni nelle normative, le aziende saranno tenute ad adeguarsi".
A chi dare retta dunque? Ai ricercatori o agli associati dell'Assobibe? L'unica risposta è il proprio buon senso.
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