
“Ogni giorno che passa, sempre più bambini ucraini sono esposti agli orrori di questa guerra. Solo nell’ultimo mese l’Onu ha verificato che quasi 100 bimbi sono stati uccisi, e riteniamo che le cifre effettive siano considerevolmente più alte”. Lo ha detto il vice direttore esecutivo di Unicef, Omar Abdi, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, sottolineando che nel paese “anche l’istruzione è sotto attacco”, pur rimanendo le scuole “un’ancora di salvezza”.
“Alla scorsa settimana almeno 15 delle 89 scuole sostenute dall’Unicef (una su sei) nell’est sono state danneggiate o distrutte dall’inizio della guerra”, ha aggiunto, precisando che “centinaia di scuole in tutto il paese si dice siano state colpite da artiglieria pesante, attacchi aerei in aree popolate, e altre vengono utilizzate come centri di informazione, rifugi o per scopi militari, con un impatto a lungo termine sul ritorno dei bambini all’istruzione”.
“Le scuole sono un’ancora di salvezza per i bambini, soprattutto nei conflitti”, ha sottolineato quindi Abdi, spiegando che “15.000 scuole hanno ripreso l’istruzione in Ucraina, principalmente attraverso l’apprendimento a distanza o con opzioni ibride”.
“Si stima che 3,7 milioni di bambini in Ucraina e all’estero utilizzino le opzioni di apprendimento online e a distanza - ha continuato - ma permangono enormi ostacoli, inclusi limiti di risorse, barriere linguistiche e movimenti imprevedibili dei bambini e delle loro famiglie. Dobbiamo fare ogni sforzo per raggiungere coloro che sono più a rischio di essere lasciati indietro”.
“Gli attacchi alle scuole devono cessare”, ha poi detto il vice direttore esecutivo di Unicef, chiedendo la fine dei bombardamenti delle scuole e denunciandone al contempo l’uso per scopi militari. Mentre la funzionaria del dipartimento per gli Affari Umanitari Onu, Joyce Msuya, ha affermato che “gli intensi combattimenti stanno causando immense sofferenze umane” e che “i civili, soprattutto donne e bambini, stanno pagando il prezzo più pesante”.
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