
A tre mesi dall’invasione russa in Ucraina, 11 Paesi e l’Unione europea hanno lanciato un appello in una dichiarazione congiunta pubblicata su Facebook per chiedere la sicurezza degli operatori umanitari e sanitari e la riduzione al minimo della sofferenza umana. “Oggi segna tre mesi dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina, avvenuta il 24 febbraio. In questo periodo, migliaia di persone hanno perso la vita e gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili continuano ad aumentare. La sofferenza umana inflitta da questa guerra è spregevole e il massiccio impatto sarà sentito dalle comunità e dalle famiglie negli anni a venire”, si legge nella dichiarazione, riferisce Ukrinform.
Secondo il documento, oltre il 25% della popolazione ucraina è fuggita dalle proprie case in tre mesi, mentre 4,5 milioni di bambini ucraini sono sfollati. “L’unico modo per proteggere i civili e ridurre al minimo le sofferenze del popolo ucraino è che la Russia metta fine a questa guerra ingiusta”, si legge nella dichiarazione che sottolinea il coraggio degli operatori umanitari, in particolare quelli delle Ong nazionali ucraine e delle organizzazioni locali, nei loro sforzi per fornire beni essenziali come servizi medici, riparo, acqua e cibo alle popolazioni bisognose in tutte le aree del Paese.
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