
“Il commissario Gentiloni ieri non ha mai parlato di un secondo conto in rubli. Ha detto che i contratti sono in euro o dollari, che le aziende pagano in euro o dollari e che se pagano in rubli violano le sanzioni. Nelle nostre linee guide abbiamo detto cosa è possibile fare, ed è possibile aprire un conto” presso Gazprombank “in euro o dollari. E’ compito dei Paesi membri attuare le sanzioni e vigilare sulla loro applicazione”. E’ quanto spiega il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer tornando sul dossier del pagamento del gas in rubli. “Rispettare il decreto del Cremlino non è in linea con le sanzioni”, ha aggiunto.
“Se Gazprombank prende la somma e la colloca in un secondo conto in rubli aperto a suo nome, questa è un’altra cosa”, ha aggiunto Mamer, sottolineando come “non c’è alcuna modifica nella nostra interpretazione delle linee guida. Un’azienda può pagare in euro o dollari e fare una dichiarazione pubblica in cui spiega che, in questo modo, ha rispettato gli obblighi contrattuali. Questo è”.
Stamattina il vice premier russo ed ex ministro dell’Energia Alexander Novak ha detto che “circa la metà” delle 54 società straniere che hanno contratti con Gazprom per l’acquisto di gas russo hanno aperto conti bancari in rubli, “nella prospettiva dunque di accettare il nuovo sistema di pagamenti chiesto da Mosca”.
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