
La Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l’Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, chiedendo quindi all’Occidente di non dare la colpa a Mosca per l’aumento dei prezzi dell’energia. Dal canto suo, Volodymyr Zelensky ha chiuso così il messaggio rivolto alla nazione durante il 15esimo giorno di guerra: “ricostruiremo tutto, ve lo prometto personalmente”. Il presidente ucraino ha citato i danni dell’invasione russa, dalle strade alle autostrade, fino all’ospedale pediatrico, al centro oncologico di Kharkiv e alla biblioteca Korolenko. Intanto, commentando la galoppata dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, saliti in febbraio del 7,9% ai massimi da 40 anni, il presidente americano Joe Biden ha affermato che “i dati sull’inflazione negli Stati Uniti “mostrano il costo dell’imposizione di sanzioni: i costi che stiamo imponendo per Vladimir Putin e i suoi amici sono ben più alti e devastanti di quelli degli Stati Uniti”. L’andamento dell’inflazione “ci ricorda che le famiglie americane iniziano a sentire l’effetto dell’aumento dei prezzi causato da Putin”, dice Biden.
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