
Le Nazioni Unite stimano che gli sfollati interni in Ucraina a causa della guerra siano oltre 7,7 milioni, fuggiti dalle loro case e rimasti all’interno del Paese. La cifra resa nota dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite è in aumento rispetto a quella di 7,1 milioni, diffusa lo scorso 5 aprile. “Donne e bambini, anziani e persone con disabilità sono stati colpiti in modo sproporzionato in quanto rappresentano un gruppo di persone molto vulnerabile”, lo afferma il direttore generale dell’Organizzazione internazionale per la migrazione (Oim), Antonio Vitorino. L’Oim ha condotto la sua terza indagine tra l’11 e il 17 aprile per valutare i bisogni umanitari dell’Ucraina intervistando 2.000 persone anonime, di età superiore ai 18 anni, contattate casualmente per telefono.
Quasi 3,47 milioni di persone sono fuggite dalla regione orientale, 1,77 milioni dal nord e 1,46 milioni hanno lasciato la regione di Kiev. Il sondaggio ha rilevato che il 37% degli sfollati, ovvero 2,85 milioni di persone, si trova ora nell’ovest, la parte considerata relativamente più sicura. L’Oim specifica che, secondo lo studio effettuato, 2,77 milioni di persone sono rientrate nelle proprie case, dopo essere fuggite per almeno 14 giorni. La durata media dello sfollamento tra coloro che sono rientrati è di 30 giorni. Sebbene siano tornati a casa, il 29% di queste persone considera il loro attuale luogo di residenza piuttosto pericoloso. Secondo la ricerca, più della metà delle famiglie sfollate ha figli, il 57% ha persone anziane e il 37% con malattie croniche.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata