
Sono 3.238 le vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio, quando la Russia ha iniziato la guerra contro l’Ucraina. Lo ha reso noto l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani sottolineando che “i numeri reali sono considerevolmente più alti, poiché le informazioni da alcune località in cui ci sono state intense ostilità arrivano in ritardo e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma”. Secondo quanto riporta Interfax Ukraine citando il rapporto delle Nazioni Unite, “la maggior parte delle morti di civili registrate sono state provocate dall’uso di armi esplosive con un’ampia area di impatto, compresi i bombardamenti dell’artiglieria pesante, dei sistemi di razzi a lancio multiplo, e gli attacchi missilistici e aerei”.
Buona parte dei civili rimasti uccisi risultano a Mariupol (regione di Donetsk), Izium (regione di Kharkiv) e Popasna (regione di Lugansk). Secondo i dati confermati dalle Nazioni Unite, sono stati uccisi circa 1.162 uomini, circa 738 donne, 84 ragazzi e 71 ragazze. Mentre il genere di 72 bambini e 1.111 adulti non è ancora stato determinato. Tra i 3.397 feriti ci sono 82 ragazzi e 71 ragazze, oltre a 169 bambini il cui sesso non è ancora stato confermato.
L’Ufficio dell’Alto Commissario ha aggiunto che nelle regioni di Donetsk e Lugansk, alla mezzanotte del 4 maggio, ci sono stati 1.599 (1.562 il giorno precedente) civili uccisi e 1.260 (1.236 24 ore prima) feriti in territorio controllato dal governo, e 101 uccisi e 392 feriti in territorio controllato dalle repubbliche autoproclamate. In altre regioni dell’Ucraina sotto il controllo del governo ucraino (a Kiev, così come nelle regioni di Zhytomyr, Zaporizhzhia, Sumy, Odessa, Mykolaiv, Kharkiv, Kherson, Dnipropetrovsk, Cherkasy e Chernihiv), l’Onu ha registrato 1.538 morti e 1.745 feriti.
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