Estero
Nestlé: riduce ancora attività in Russia, via Kitkat e Nesquik
Redazione
3 anni fa

Da giorni al centro di critiche, Nestlé riduce ulteriormente la sua esposizione in Russia, togliendo fra l’altro dagli scaffali marchi quali Kitkat e Nesquik. Nel paese di Vladimir Putin la multinazionale vende ormai solo alimenti per bebè e prodotti medico-nutrizionali. “Non prevediamo di realizzare guadagni da queste attività e quindi non ci aspettiamo di versare tasse sui profitti”, ha indicato oggi all’agenzia Awp una portavoce del gruppo. “Stiamo cercando soluzioni per il nostro personale e le unità di produzione in Russia: continueremo a pagare gli stipendi”, ha aggiunto. Nestlé ha circa 7000 dipendenti sul posto. La sospensione della produzione e delle vendite di prodotti in Russia riguarda “la grande maggioranza degli articoli, compresi i mangimi per l’alimentazione animale, il caffè e i dolciumi”. Come noto il colosso con sede a Vevey è stato oggetto di critiche da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha più volte chiesto all’azienda di abbandonare la Russia. Questo ha portato in rete anche ad appelli al boicottaggio. Ieri è inoltre circolata la notizia che il collettivo di hacker Anonymous avrebbe violato i sistemi informatici della società, episodio che è però stato smentito dalla società.

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