
I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, come riporta Unian. La città in prima linea nel Lugansk è ora a rischio di accerchiamento dopo che 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite dai bombardamenti russi, ha aggiunto Gaiday. “I bombardamenti continuano dalla mattina alla sera e anche per tutta la notte”, ha detto in un video postato su Telegram.
Intanto, Dmitrij Suslov, direttore del Centro studi europei e internazionali alla Scuola superiore di Economia di Mosca, politologo vicino al Cremlino ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera che le posizioni occidentali non sono accettabili per la Russia e questo porterà al prosieguo della guerra. “L’Occidente vuole una sconfitta russa. E non è disposto a sottoscrivere un accordo per noi accettabile”. “Guardi l’ultimo comunicato del G7 - prosegue -, dove si dice chiaramente che rifiuterà qualsiasi modifica dei confini”. Secondo Suslov, se la posizione occidentale è questa non ci può essere accordo: “ciò significa che la guerra continuerà e che la Russia probabilmente lancerà un attacco contro Odessa per tagliare l’Ucraina dal Mar Nero”.
Qual è la sua fotografia della situazione? “La Russia è ancora concentrata soprattutto sul Donbass. Il ritmo dell’avanzata non è così rapido come il Cremlino vorrebbe - risponde il politologo -. Ci sono complicazioni che hanno molteplici motivi. In primo luogo, la leadership politica russa esita ad aumentare il livello delle truppe impegnate nella guerra, che pure molti esperti consigliano. Il governo è impegnato a continuare la lotta con un numero limitato di forze. Per quanto ne so, la ragione dietro questa scelta è che si vuole preservare una percezione di vita normale in Russia. Vogliono che il popolo pensi che c’è una operazione speciale in corso da qualche parte, che però non ha alcun impatto sul quotidiano”, spiega.
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