
Israele si appresta ad accrescere l’aiuto umanitario e militare all’Ucraina. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti politiche e militari secondo cui l’andamento dell’invasione russa in Ucraina, con i misfatti di guerra, rende più debole la già traballante neutralità israeliana. Senza contare l’attuale gelo diplomatico con Israele provocato dalle parole del ministro degli esteri di Mosca Sergei Lavrov sulle presunte radici ebraiche di Hitler e sull’antisemitismo degli stessi ebrei. Per ora l’aiuto - secondo Haaretz - non prevede l’invio del sistema di difesa antimissili Iron Dome né armi avanzate o di attacco, quanto piuttosto (accanto all’aiuto umanitario) attrezzature ancor più difensive degli elmetti e dei giubbotti antiproiettili inviati finora. Si tratterebbe di sistemi difensivi a protezione delle truppe di terra, equipaggiamento da combattimento personale e sistemi di allarme. Forniture che dovrebbero evitare una crisi con i russi tale da far incrinare la cooperazione di sicurezza per quanto riguarda la Siria. Il piccolo smottamento nella linea portata avanti finora dal premier Naftali Bennett e dal suo ministro degli esteri Yair Lapid - che pure hanno condannato l’invasione e votato in questo senso all’Onu - è dovuta alla consapevolezza, secondo Haaretz, che “gli Usa e vari Paesi europei si aspettano da Israele una posizione più chiara su da che parte stare nella guerra”. E che Israele “sostenga la sua decisione con atti e non solo dichiarazioni di funzionari politici, per quanto importanti possano essere”.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata