
Il Giappone ha deciso di ampliare la raggiera delle sue sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia per l'invasione dell'Ucraina, aggiungendo altri 32 nomi di dirigenti e funzionari di Mosca e Minsk alla lista, dei quali verranno anche congelati i beni. Tokyo - fanno sapere fonti governative citate dall'agenzia Kyodo - ha anche vietato di esportare in Russia attrezzature e materiale per la raffinazione del petrolio.
Si muove anche la Premier League
La Premier League nel frattempo ha deciso di avviare la procedura per sospendere i diritti di trasmissione delle competizioni in Russia, dopo l'invasione dell'Ucraina, hanno annunciato oggi diversi media britannici.
Il capo dell'organizzatore del campionato di calcio inglese, Richard Masters, aveva indicato la scorsa settimana che i contratti sarebbero stati rivisti. Il canale televisivo Sky Sport e il quotidiano Daily Mail affermano che sono state date istruzioni agli avvocati per avviare la procedura di risoluzione dei contratti con le emittenti russe. La Premier League ha rifiutato di commentare le informazioni, ma un annuncio dovrebbe arrivare entro la settimana, assicurano i media. I diritti russi per la stagione in corso sono detenuti da Rambler, una società sussidiaria di Sberbank, e le partite vengono trasmesse sulla piattaforma di streaming Okko. L'importo del contratto è stimato in 7,2 milioni di euro: una goccia rispetto agli 1,5 miliardi di euro che la ritrasmissione della Premier League all'estero vale per il periodo 2019/2022.
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