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Giornale filo-Putin pubblica numeri perdite nell’esercito russo, poi li cancella: “Era un sabotaggio”
Redazione
3 anni fa

9’861 morti e 16’153 feriti. È il bilancio delle perdite che la Russia avrebbe finora subìto nell’invasione dell’Ucraina. Il dato è stato pubblicato sul portale della Komsomolskaya Pravda, giornale filo-Cremlino, che lo ha attribuito al Ministero della difesa russo. Dopo pochi minuti, le cifre presenti sull’articolo online sono però state cancellate dalla testata, che in un secondo tempo ha sostenuto che i numeri non fossero reali, adducendo un “sabotaggio informatico” quale giustificazione per la pubblicazione del dato errato.

Difficile stabilire se i numeri riportati dalla Pravda fossero veritieri. Le ultime cifre ufficiali comunicate dal Cremlino risalgono allo scorso 2 marzo, quando si parlava di 498 vittime nei ranghi russi. La scorsa settimana, il New York Times, basandosi su stime del Pentagono, aveva parlato di 7mila militari caduti e di almeno 14mila feriti: numeri considerati attendibili da diversi analisti occidentali. A titolo di paragone, nei dieci anni di invasione dell’Afghanistan, l’intera Urss ha perso 14mila soldati.

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