
Nuovo pacchetto di sanzioni anche dal Regno Unito contro la Russia, in contemporanea con Usa e Ue e in risposta ai crimini di guerra in Ucraina. Il governo di Boris Johnson ha annunciato oggi in particolare il congelamento sull’isola di ogni asset di Sberbank, la principale banca pubblica di Mosca, nonché l’impegno ad azzerare già entro quest’anno tutte le importazioni di petrolio o carbone russi.
Il nuovo pacchetto britannico colpisce anche altri oligarchi del business russo e nuovi settori economici, secondo l’annuncio fatto dalla ministra degli Esteri di Boris Johnson, Liz Truss, e ripreso in una nota del Foreign Office. Nella nota si mettono in relazione le ulteriori sanzioni con le “atrocità” attribuite alle forze russe a Bucha e altrove in Ucraina.
“Oggi noi incrementiamo con sanzioni ancor più dure la campagna per far finire la spaventosa guerra di Putin”, dichiara Truss, che domani si ripromette di sollecitare i colleghi dei Paesi del G7 a un’ulteriore escalation delle ritorsioni contro Mosca. L’obiettivo è quello di colpire l’entourage del presidente russo e di “decimare” le risorse della sua “macchina da guerra”, insiste Truss, sottolineando come il governo Tory sia determinato, “assieme agli alleati, a dimostrare all’élite russa che essa non può lavarsi le mani rispetto alle atrocità commesse su ordine di Putin”. E a come Londra “non si darà pace fino a quando l’Ucraina prevarrà”.
Il pacchetto odierno prevede lo stop ai prodotti petroliferi raffinati russi già dalla “prossima settimana”, oltre a nuove restrizioni sull’esportazione di materie prime e tecnologie utilizzabili dall’industria moscovita della difesa.
Include inoltre altri otto oligarchi nella lista nera delle persone sottoposte a congelamento dei beni e a divieto di viaggio nel Regno Unito: Viaceslav (Moshe) Kantor, magnate dei fertilizzanti; Andrei Guriev, imprenditore dello stesso settore; Serghei Kogoghin, boss del gigante dei camion e dei bus Kamaz; Serghei Ivanov, presidente del colosso mondiale dei diamanti Alrosa; Leonid Mikhelson, amministratore delegato di Novatek (gas naturale); Andrei Akimov, amministratore delegato di Gazprombank; Aleksandr Diukov, amministratore delegato di GazpromNeft e Boris Borisovich Rotenberg, figlio del già sanzionato imprenditore petrolifero omonimo, amico personale e compagno di judo di Vladimir Putin.
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