
In una intervista esclusiva alla Cnn nella città di Leopoli, il procuratore capo della corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan ha spiegato di essere andato in Ucraina perchè ha fondati motivi per pensare che siano stati commessi crimini di guerra nell’attacco russo al Paesi vicino. “La legge è chiara. È un crimine colpire intenzionalmente i civili. È un crimine colpite intenzionalmente obiettivi civili. Ora, naturalmente, ci devono essere ulteriori indagini”, ha dichiarato.
Khan ha ricordato che “non c’e’ alcuna licenza per usare le bombe a grappolo o compiere attacchi sproporzionati in aree civili concentrate”. “C’è il dovere di distinguere”, ha aggiunto. Il procuratore capo della Cpi ha anche sottolineato che le incriminazioni possono essere mosse contro chiunque, a prescindere dal rango militare o dal ruolo civile.
“Non c’è nessuna immunità per nessuna posizione ufficiale...Se sei un fante in un’area civile in guerriglia urbana, non hai la licenza di stuprare o attaccare bambini o terrorizzare””, ha detto. “E se sei un comandante di campo o un comandante di battaglia che compie attacchi aerei, o prende decisioni sugli obiettivi o se sei un superiore civile, in base allo statuto di Roma, c’è responsabilità”, ha concluso.
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