
Alcuni titolari degli eurobond emessi dalla Russia hanno ricevuto il pagamento degli interessi sulle loro obbligazioni. Le cedole, riporta l’agenzia di stampa economico finanziaria statunitense Bloomberg, sono state pagate in dollari. L’esatto adempimento, nella valuta in cui le obbligazioni sono denominate, scongiura al momento il rischio di un default della Russia. I titolari dei bond hanno ricevuto oggi l’accredito sui loro conti correnti degli interessi sulle obbligazioni, maturati mercoledì scorso, e complessivamente pari a 117 milioni di dollari (110 milioni di franchi). Gli investitori che hanno confermato di aver ricevuto i fondi sono residenti negli Stati Uniti, in Germania e in Gran Bretagna, tutti Paesi dichiarati “ostili” dal presidente russo Valdimir Putin.
Il fatto che il pagamento sia avvenuto, e sia avvenuto in dollari, denota la volontà di Mosca di non incorrere in un evento - la ridenominazione della valuta dei bond - che ne avrebbe decretato il default da parte delle agenzie di rating. E questo a dispetto del decreto con cui Putin aveva disposto che i creditori dei Paesi che hanno sanzionato la Russia potessero essere pagati in rubli. “Ci sono numerosi pagamenti di cedole e rimborsi che verranno a scadenza nel resto dell’anno e nei prossimi dodici-diciotto mesi. Il mercato dovrà trattenere il respiro per un po’ di tempo ogni volta che questi pagamenti arrivano a scadenza”, ha commentato Cristian Maggio, portfolio strategy alla Toronto Dominion Bank.
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