Estero
Berlino, siamo pronti all’embargo sul petrolio russo
Redazione
3 anni fa

Con un embargo del petrolio russo “avremmo un problema locale e ovviamente un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l’economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi di lavoro, posso dire che la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia. Ovviamente è un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo”. Lo ha detto il ministro tedesco per gli Affari economici e l’azione climatica Robert Habeck arrivando al consiglio dei ministri dell’Energia a Bruxelles.

Già ridotta la dipendenza dal petrolio russo
Il ministro Habeck ha ricordato che all’inizio della guerra la dipendenza della Germania alle importazioni di petrolio russo era al 35% ed è stata ridotta ora al 12%. Rispetto a tale dipendenza “abbiamo un problema locale abbastanza grande” e “aiuterebbe se potessi prepararci con qualche settimana o mese”. Rispetto al consiglio Energia “è importante che sottolineerà ancora una volta e come l’Europa sia solidale e resti unita, anche nei confronti dei Paesi che ora hanno perso il gas” con lo stop delle forniture russe a Polonia e Bulgaria. “In Europa dobbiamo aiutarci a vicenda”.

Coordinare la politica energetica
“Efficienza energetica, espansione delle energie rinnovabili a una maggiore velocità e coordinamento della politica energetica in Europa devono progredire rapidamente e ulteriormente”, ha sottolineato ancora il ministro tedesco. Rispetto all’ipotesi che l’Ungheria ponga un veto all’embargo su petrolio o gas russo alcuni paesi possono aver “bisogno di un po’ più di tempo”, ha detto ma “tutti i paesi sono obbligati” ad agire e a non “aspettare e vedere, perché la solidarietà con l’Ucraina ora richiede” di ridurre “rapidamente e drasticamente” la dipendenza dalla Russia. “Come europei siamo disposti a sopportare l’onere di aiutare l’Ucraina, ma non è possibile farlo gratuitamente” ha anche avvertito Habeck dicendosi comunque “preoccupato” sul possibile stop delle forniture russe in caso di un rifiuto di pagarle in rubli, che non verrebbe accettato.

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