Opinioni
Le mascherine e i farfalloni che non la mettono
Sacha Dalcol
4 anni fa

Non sopporto molto le mascherine. La prima, all'inizio della pandemia, era una FFP2 senza valvola, quella che protegge gli altri e protegge te. Il primo impatto è stato catastrofico. Ero talmente impedito da quell'affare che ho fatto metà degli acquisti previsti e soprattutto, nel rispondere ad una telefonata, ho rischiato di stramazzare al suolo per mancanza di ossigeno.

Dopo due settimane di attesa, vista la forte richiesta, sono finalmente arrivate quelle chirurgiche. L'azzurrino esterno richiama alla mente gli ambienti ospedalieri e, dissimulando il volto, non ti senti a tuo agio, almeno agli inizi. Cerchi di accaparrarti frettolosamente i prodotti necessari, organizzando una lista con metodo quasi chirurgico, per sgattaiolare fuori dal supermercato e toglierti il bavaglio. Una vitaccia, insomma.

Gli inizi sono sempre difficili. Occorre pazienza e ci si abitua a tutto, anche alle mascherine. Adesso è diventata un'operazione quasi automatica, prima di entrare in un negozio o dal parrucchiere. Non compilo più una lista della spesa, faccio acquisti con calma anche se c'è un problema: i farfalloni che se ne infischiano.

I farfalloni, che si sono moltiplicati con la riapertura delle porte, svolazzano tra le corsie come se il virus fosse acqua passata. Appaiono improvvisamente, ti stanno col fiato sul collo, parlano ad alta voce emettendo più droplet di un lama e ti guardano come se fossi una povera vittima del complotto universale.

Molti inneggiano alla responsabilità individuale. Concetto che funziona, per riprendere un parallelismo fatto ieri al Tg Speciale dal dottor Merlani, con l'igiene dentale. Ognuno è libero di lavarsi i denti o infischiarsene, al massimo ne va della sua dentatura o, vantaggio attuale, gli altri manterranno spontaneamente le distanze sociali.

Altri gesti è necessario imporli, per il bene di tutti. Lasciando il libero arbitrio, se decidiamo di indossare la chirugica proteggiamo gli altri ma permettiamo ai farfalloni di sputacchiare liberamente, sia sui cipollotti sia addosso a noi. Ecco perché bisognerebbe imporle, almeno nei mezzi pubblici o nei negozi. Sarebbe un bel gesto per premiare chi fa lo sforzo di proteggere gli altri. Non per sempre, giusto il tempo di dominare il virus.

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