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L’estate crypto di Lugano: affamata e folle
3 anni fa
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Cosa ci fanno poco meno di un centinaio di giovani “affamati e folli” sulle rive del Ceresio? Più precisamente 86 tra ragazze e ragazzi, fra i 20 e i 35 anni, che dal 3 al 16 luglio si sono dati appuntamento a Lugano. Tra loro giovani svizzeri e altri provenienti da ogni angolo del globo, precisamente da 29 nazioni, tra le quali Stati Uniti, Ucraina, Russia, Taiwan, Cina, Colombia, Italia, Germania e Sudafrica. Un gruppo eterogeneo che, in un particolare momento geopolitico come quello che stiamo vivendo, non può che attirare l’attenzione e farci sperare nella costruzione di una comunità aperta al confronto e al dialogo. Questo perché questi giovani erano spinti da una motivazione e da una passione comune che permette di andare ben oltre ai problemi che affliggono la società, con quell’entusiasmo che stimola a voler realizzare sogni e aspirazioni.

Vorremmo chiamarli “nerd”, giovani ossessionati dall’informatica generalmente di sesso maschile, costantemente connessi e chiusi in un mondo slegato dalla società. Tuttavia l’esperienza luganese ci rivela che questi giovani sono l’opposto. La diversità in questo gruppo è totale e probabilmente è questa la sua forza: ci sono sviluppatori/trici, computer scientist, imprenditrici/ori, ricercatrici/ori, voci attive nel mondo online e offline. Vi sono esperte/i provenienti dal mondo della finanza, legale, amministrativo, del digital design fino al marketing e alla comunicazione. Un cambio dunque di clichè che abbandona l’idea del nerd aprendo piuttosto ad un concetto di desiderio di intraprendenza, coraggio, voglia di capire, sperimentare e mettersi in gioco che ricorda quella frase storica di Steve Jobs rivolta ai giovani come suggerimento nell’intraprendere il proprio futuro come innovatori “stay hungry stay foolish” (siate affamati e folli).

Ma cosa ci faceva questo centinaio internazionale di giovani a Lugano, ma soprattutto affamati e folli di cosa? Dobbiamo tornare a circa quattro mesi fa, quando la Città di Lugano annunciava il suo Plan B, affamato e folle, in partenariato con Tether e tra gli ambiziosi obiettivi figurava l’impegno nel realizzare iniziative dedicate alla formazione nell’ambito del mondo blockchain e crypto, mettendo a disposizione borse di studio per favorire la partecipazione e l’inclusione di giovani talenti. Oggi possiamo affermare che l’impegno è stato mantenuto e ha superato di gran lunga le aspettative. La scuola estiva che si è appena conclusa è quindi il primo contributo concreto delle iniziative dedicate alla formazione in ambito blockchain e crypto previsto dal Plan B. La scuola estiva si è potuta realizzare grazie alla collaborazione con Franklin University che ha co-organizzato e ospitato presso i suoi spazi i partecipanti, USI che ha messo a disposizione alcuni professori, gli sponsor: Lucidao, BIL, Swisscom, SNL, DeepSquare, Vargroup Suisse e Publibike e la collaborazione di importanti player attivi nel mondo blockchain e crypto: Blockstream, Polygon, Fulgur Ventures, Bitfinex, Chainalysis, MME, IBM, MAMA - Multichain Asset Managers Association e BeInCrypto. Cosa è stato fatto quindi alla scuola estiva chiamata “Plan B Summer School”?

Confronto con gli esperti del mondo blockchain e crypto: apprendere direttamente dai professionisti del settore rappresenta da sempre un’eccellenza. Non è stato tuttavia scontato per i partecipanti poter avere come speaker professionisti del calibro di Adam Back, CEO di Blockstream e inventore di hashcash, il protocollo di verifica delle transazioni utilizzato nel processo di mining di Bitcoin, o ancora Paolo Ardoino, CTO di Tether, la piu’ popolare stablecoin al mondo e CTO di Bitfinex, Antoni Martin, co-fondatore di Polygon, il principale fornitore di soluzioni di scalabilità decentralizzate di Ethereum e altri ancora. Per essere compreso, l’ambito blockchain e crypto necessita di esperienze in prima persona. Fare esperienza quindi come mezzo per capire. In linea con questo approccio i partecipanti hanno potuto fare esperienza del progetto MyLugano e utilizzare la crypto moneta locale di Lugano (LVGA) presso le attività economiche della città di Lugano che hanno già aderito al circuito di MyLugano. Inoltre i partecipanti hanno potuto lavorare a 10 challenges, ovvero sfide di sviluppo strategico su casi concreti. I partecipanti hanno cosi’ avuto modo di sperimentare a gruppi quanto appreso e sfidarsi in una pitch competition che ha trovato nella proposta di progetto dedicato a Tether, il vincitore. E infine non da ultimo l’incontro con il mondo del lavoro: grazie ad una job fair organizzata presso il Municipio di Lugano, i partecipanti hanno potuto incontrare alcune aziende (Bitfinex / Tether, Casino’ di Lugano SA, Città di Lugano, Deepsquare, Fulgur Ventures, Lucidao, Noku, Polygon, Poseidon Group, Eidoo, pNetwork, The Nemesis e Var Group) alla ricerca di personale qualificato che faticano a trovare quali sviluppatori, analisti, ricercatori, esperti nell’ambito dell’asset management, legal, security e sostenibilità.

Un’esperienza nuova e arricchente non solo per i partecipanti della prima edizione della Plan B Summer School ma anche per la Città di Lugano che si è misurata in una collaborazione nuova e laboratoriale tra pubblica amministrazione, accademia e privati ma soprattutto si è misurata in un dialogo internazionale su cosa significhi oggi fare innovazione a livello urbano in un confronto globale. Proprio questa dinamica collaborativa tra istituzioni, privati e accademia ha permesso ai partecipanti di culture ed esperienze diverse di scoprire un dialogo diretto con la pubblica amministrazione e che questa scuola estiva ha potuto mettere in evidenza: il valore dell’incontro tra persone con trascorsi diversi (culturali e professionali) in un contesto che parla di algoritmi, automatismi e digitalizzazione globale.

Lugano si conferma quindi una destinazione ideale e attrattiva per unire lo studio e il confronto internazionale, il fare innovazione, la scoperta del territorio e l’incontro con il mondo del lavoro. Una lezione importante quella della prima scuola estiva del Plan B che pone le basi per nuove iniziative dedicate alla formazione nell’ambito blockchain e crypto, affinché la conoscenza sia comprensibile e pertanto inclusiva e aperta al dialogo con tutti, in primis ai propri cittadini. L’impegno nei percorsi di formazione del Plan B di Lugano sono solo all’inizio e l’interesse e l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti e dal contesto organizzativo sono la conferma del potenziale di Lugano: ad aspettarci quindi nei prossimi mesi nuove iniziative in collaborazione con le università del territorio e i professionisti attivi nell’ambito del Plan B di Lugano. Tra tutte l’atteso convegno internazionale Plan B Forum previsto per il 28-29 ottobre 2022.

Per saperne di piu’ sul Plan B di Lugano: https://planb.lugano.ch

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