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Endorfine porta a Lugano Roberto Burioni
Filippo Suessli
4 anni fa
Il tema dell’edizione 2020 sarà “Rivoluzioni o cataclismi?”. La pandemia, però, ha costretto a rinunciare a due ospiti

Venerdì 11 settembre a Lugano parlerà Roberto Burioni, uno dei medici più discussi (e più social) d’Italia. Un nome che ben rappresenta il carattere di Endorfine Festival 2020, in programma tra l’11 e il 13 settembre prossimi: proporre al pubblico incontri che suscitino la discussione. L’incontro con lo scienziato italiano sarà moderato da Sergio Savoia.

Si parla di criminalità

Il giorno seguente, si parlerà invece di reati sessuali. Con i criminologi Paolo Giulini e Francesca Gabarino, moderati da Robertà Nicolò, si illustrerà il programma di trattamento di colpevoli di reati sessuali che viene proposto, da 15 anni, al carcere di Bollate. Modello che suscita l’interesse in tutta Europa, come molte delle iniziative di quella che è giudicata da molti come la prigione più all’avanguardia di Italia. Domenica 13 settembre, invece, si parla di criminalità organizzata. Sacha Dalcol guiderà un confronto tra la giornalista Rai Dina Lauricella e l’ex procuratrice pubblica Carla Del Ponte. Si partirà dalle stragi di mafia del 1992 per giungere al panorama odierno, dove è la ‘Ndrangheta a dettare i ritmi del panorama criminale.

Storie che lasciano il segno

Il tema, Rivoluzioni o cataclismi?, è stato scelto dagli organizzatori per raccontare “quelli che sono i momenti fondanti all’interno della storia generale, delle nazioni e dei popoli, ma anche magari le storie personali di ognuno di noi, che possono lasciare un segno, che hanno lasciato un segno”, spiega la direttrice Roberta Niccolò. La scelta di relatori e temi nasce all’interno di un comitato composto da “personalità differenti”, continua Niccolò. “Quando decidiamo di partire, portiamo sul tavolo le nostre sensibilità, le nostre idee, ne discutiamo a volte anche molto animatamente. Da lì però si sviluppa un discorso che automaticamente diventa coerente”.

La rinuncia di Moro e Faranda

Uno degli incontri più attesi doveva essere quello tra Agnese Moro, figlia di Aldo Moro, rapito e ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse, e Adriana Faranda, ex brigatista che proprio in quel rapimento fu coinvolta. L’appuntamento aveva già fatto registrare il tutto esaurito. Le due donne hanno però rinunciato alla trasferta a causa della situazione sanitaria. L’incontro dovrebbe però essere solo rinviato.

Un festival all’esterno

E proprio a causa della pandemia si è anche optato per un festival sotto le stelle. “Sì, il programma si svolgerà all’esterno”, spiega Alessandra Gianella, membro del comitato organizzatore, “nella cornice del Parco Ciani, con le distanze di sicurezza. C’è una particolare attenzione a questo, così è obbligatoria l’iscrizione per consentire il tracciamento dei contatti”. La registrazione è possibile qui.

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