
Tre giorni dopo l'annuncio del test del missile a propulsione nucleare Burevestnik – criticato dal presidente americano Donald Trump come "inappropriato" – Vladimir Putin torna a esibire la potenza militare russa. Il presidente ha annunciato il “grande successo” del test del Poseidon, un drone sottomarino a propulsione nucleare capace di trasportare testate atomiche, avvenuto martedì.
La potenza del Poseidon
Secondo Putin, la potenza del Poseidon “supera di gran lunga quella del missile intercontinentale Sarmat”, un vettore intercontinentale in grado di trasportare 15 testate nucleari su obiettivi distanti fino a 18'000 chilometri. Il leader russo ha precisato che per la prima volta "siamo riusciti non solo a lanciarlo da un sottomarino utilizzando il suo motore di spinta, ma anche ad avviare il reattore nucleare con cui l'apparato ha viaggiato per un certo periodo di tempo". Lo zar ha aggiunto che "non esiste al mondo niente di paragonabile in termini di velocità e profondità" e che " non c'è modo di intercettarlo". I progetti Poseidon e Burevestnik erano stati resi noti da Putin fin dal 2018 in risposta all'espansione verso est della NATO e alla decisione degli USA di ritirarsi dal Trattato anti-missili balistici.
I combattimenti in Ucraina
Sul fronte ucraino, il Cremlino ha invitato Kiev alla resa delle truppe “accerchiate” nelle aree di Pokrovsk e Kupyansk, promettendo una sospensione dei combattimenti per alcune ore per consentire l’ingresso di giornalisti. Kiev ha però respinto le affermazioni russe: “Sono solo frutto di finzione e fantasia”, hanno dichiarato gli alti comandi, pur ammettendo “pesanti combattimenti” nella zona. Il presidente Volodymyr Zelensky ha intanto denunciato un “attacco deliberato” contro un ospedale pediatrico nella regione di Kherson, con nove feriti, tra cui quattro bambini. Mosca ha replicato accusando l’Ucraina di aver colpito con droni le regioni di Bryansk e Belgorod, causando due morti e sei feriti.




