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Washington, Trump approva la dichiarazione d’emergenza
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
4 anni fa
Il presidente uscente accoglie la richiesta della sindaca Muriel Bowser. Nel frattempo dimesso il ministro degli interni Chad Wolf

Accogliendo la richiesta della sindaca della capitale Muriel Bowser, Donald Trump ha approvato una dichiarazione di emergenza per Washington dopo l’assalto al Congresso ordinando l’assistenza federale da oggi al 24 gennaio per garantire la sicurezza in vista del giuramento di Joe Biden. Lo rende noto la Casa Bianca.

Wolf dimesso dopo l’attacco
Il ministro degli interni ad interim Chad Wolf si è dimesso. Lo riferisce la Cnn. È il terzo ministro a lasciare dopo che Donald Trump ha istigato i suoi sostenitori ad assaltare il Congresso. Le sue dimissioni arrivano in un momento delicatissimo, perché il dicastero della homeland security sovrintende alla sicurezza della cerimonia di giuramento di Joe Biden, minacciata da diversi gruppi di destra, alcuni armati.

Nel mirino Fbi oltre 150 sospetti per l’assalto al Congresso
Il dipartimento di giustizia e l’Fbi stanno perseguendo oltre 150 sospetti nelle indagini sull’assalto al Congresso, dopo averne già arrestati e incriminati una quindicina. Lo scrive il New York Times, prevedendo che il numero è destinato a salire. Il Bureau ha ricevuto oltre 70 mila ‘soffiate’ dopo aver chiesto l’aiuto pubblico per identificare i sospetti che appaiono in varie foto e video. Nel frattempo la polizia di Capitol Hill ha aperto un’indagine interna su 10-15 agenti per il loro ruolo nell’assalto. Due sono già stati sospesi: uno si è fatto scattare un selfie con un rivoltoso, un altro ha indossato un cappellino Maga (Make american great again) e ha aiutato i dimostranti a farsi largo nel Congresso. Gli analisti, prosegue il Nyt, stanno esaminando informazioni per identificare qualsiasi ruolo possano aver giocato organizzazioni terroristiche domestiche o avversari stranieri nel radicalizzare i rivoltosi. Intanto, cinque giorni dopo l’assalto al Congresso dei fan di Donald Trump, emergono nuovi video che rivelano un livello di violenza e aggressività maggiore di quello lasciato vedere dalle prime immagini. I social mostrano un poliziotto trascinato fuori e picchiato a terra, suoi colleghi aggrediti mentre sono intrappolati nella folla, dimostranti che cantano “impiccare Mike Pence”, un gruppo di rivoltosi che sembra cercare alti dirigenti dentro l’edificio. Nell’attacco sono stati usati scudi sottratti agli agenti, mazze da hockey, stampelle, bandiere. Oltre 50 agenti della polizia di Capitol Hill sono rimasti feriti, di cui 15 ricoverati, in gran parte per ferite alla testa. Uno è morto.

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