
Vertice dietro le quinte alla Casa Bianca per aumentare gli aiuti a Gaza contro la carestia e discutere un piano per il dopoguerra. La mossa arriva mentre nella Striscia si continua a morire per fame o per gli attacchi dell'Idf, che alla periferia di Gaza City sta preparando l'offensiva per conquistare la città più grande del territorio palestinese, ritenendo "inevitabile" la sua evacuazione.
Chi partecipa al summit
I partecipanti al summit, presieduto da Donald Trump, sono dirigenti americani e israeliani, con un incontro anche tra il segretario di Stato, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar. Ma tutti gli occhi sono stati puntati su Jared Kushner, il genero ed ex consigliere presidenziale del tycoon che aveva la delega per il Medio Oriente, e Tony Blair, ex premier britannico ed ex inviato del Quartetto europeo per la stessa regione. Sono loro, secondo uno scoop di Axios, i registi dell'operazione, gli artefici del piano per il "day after" a Gaza. Un piano indispensabile per qualsiasi iniziativa diplomatica volta a porre fine alla guerra, anche se ricostruire un'enclave completamente distrutta e progettare un'architettura politica e di sicurezza che tutte le parti possano accettare sarà incredibilmente difficile. Quello di Kushner e Blair si basa su alcune idee - non ancora trapelate - su come governare Gaza senza Hamas al potere.
Un piano per rimuovere Hamas dal potere
Un piano postbellico coordinato con la Casa Bianca potrebbe dare al premier israeliano Benjamin Netanyahu, ora sotto pressione dei manifestanti e della leadership militare, una copertura politica per accettare un cessate il fuoco, presentandolo al contempo come un accordo più completo per rimuovere Hamas dal potere. "È un piano molto completo che stiamo elaborando per il day after (a Gaza) e molte persone vedranno quanto è solido e quanto è ben intenzionato, come rifletta le motivazioni umanitarie del presidente Trump", ha assicurato Steve Witkoff. È stato proprio l'inviato di Trump a dare l'annuncio di un "grande incontro" alla Casa Bianca su Gaza in un'intervista a Fox News, dove ha detto che la guerra potrebbe concludersi entro la fine dell'anno. Witkoff, secondo Axios, sta discutendo con Kushner e Blair di un piano postbellico per Gaza da diversi mesi, dopo la controversa proposta del tycoon di farne una "Riviera del Medio Oriente".
Gli incontri negli scorsi mesi
Blair ha incontrato Witkoff alla Casa Bianca a luglio, lo stesso giorno in cui Netanyahu ha incontrato Trump. Diversi giorni dopo, Blair ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas e lo ha informato sulle proposte per la fase post-guerra a Gaza e sui suoi colloqui a Washington. Anche Kushner era in Israele all'inizio di questo mese e ha incontrato Netanyahu per discutere della Striscia. Blair è vicino a Netanyahu e al suo più stretto consigliere Ron Dermer, responsabile della pianificazione postbellica di Israele. Da non dimenticare che Blair, Dermer e il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Abdullah bin Zayed hanno lavorato a un piano postbellico congiunto per Gaza durante l'amministrazione Biden. La precedente presidenza ha finito per incorporarne alcuni aspetti in un piano presentato pubblicamente dall'allora segretario di Stato Tony Blinken meno di una settimana prima di lasciare l'incarico. Obiettivo del vertice alla Casa Bianca anche gli aiuti umanitari: "Si tratta di ampliare il piano alimentare, la quantità, il metodo di distribuzione, il numero di persone che potrebbero essere assistite", ha dichiarato un funzionario statunitense, secondo cui le istruzioni di Trump sono "risolvete questo problema".
Carestia a Gaza
Nel frattempo all'ennesimo Consiglio di Sicurezza l'Onu denuncia che "oltre mezzo milione di persone attualmente soffrono la fame, l'indigenza e la morte a Gaza" e che "entro la fine di settembre questo numero potrebbe superare 640.000. Praticamente nessuno a Gaza è immune dalla fame: si prevede che almeno 132.000 bambini sotto i 5 anni soffriranno di malnutrizione acuta da qui alla metà del 2026". Secondo i media, almeno 51 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia dall'alba di mercoledì, mentre il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 10 palestinesi, tra cui due bambini, sono morti nella Striscia a causa della "carestia e della malnutrizione" nelle ultime 24 ore.