
425 confezioni di mattoncini da gioco compatibili con i Lego. È il bottino sequestrato dai Finanzieri della Compagnia di Erba a seguito del controllo di cinque attività commerciali, operanti tra Erba e Cantù, di cui quattro gestite da cittadini di origine sinica ed una gestita da cittadini italiani. Operazioni di controllo, viene spiegato in una nota del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, disposta nell'ambito di un mirato piano di interventi finalizzato a garantire un adeguato presidio in materia di anticontraffazione e 'sicurezza prodotti'.
Un disegno tutelato
Le indagini, come scritto, "hanno consentito di sottoporre a sequestro 425 confezioni di mattoncini da gioco compatibili con i famosi Lego, messi in vendita in violazione delle norme poste a tutela dei brevetti, marchi e altri diritti di privativa industriale". Mattoncini falsificati che "hanno un costo pari a meno della metà di quelli ufficiali e sono totalmente compatibili con gli originali in modo tale da indurre in errore il consumatore". Il disegno dei Lego, viene ricordato, "è registrato e tutelato all’interno dell’Unione Europea, così come ha confermato l’ultima sentenza del Tribunale della Corte di Giustizia dell’Ue". Per questo "i rappresentanti legali delle imprese controllate sono stati deferiti in stato di libertà, contestando loro il reato di commercio di prodotti con segni falsi".
Concorrenza sleale
"L’illecita riproduzione/produzione e il commercio di marchi/modelli registrati, oltre a costituire reato e a danneggiare il sistema Paese per le ingenti perdite di gettito fiscale prodotte dalla filiera del falso, alimenta a tutti gli effetti un meccanismo di concorrenza sleale nell’economia reale, nonché mina l’esistenza di un mercato competitivo ove gli operatori economici regolari hanno diritto di beneficiare di condizioni eque di concorrenza e i consumatori sono tutelati, sia sotto il profilo commerciale che della salute".