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Vaticano, presunti insulti ad ebree. Guardia svizzera sotto indagine
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Keystone-ats
8 ore fa
Guardia svizzera sotto indagine per atteggiamento inappropriato: due donne ebree sarebbero state insultate in Piazza San Pietro.

Una guardia svizzera è sotto indagine per un presunto comportamento inappropriato mentre era in servizio. Ad anticipare la notizia è il quotidiano romano la Repubblica che, rilanciando notizie diffuse dal settimanale austriaco Die Furche e dall'agenzia di stampa cattolica di lingua tedesca Kathpress, che ha sede a Vienna. Nell'udienza generale del papa di mercoledì 29 ottobre due donne ebree sarebbero state insultate appunto da una guardia svizzera in servizio a Piazza San Pietro.

Segnalato un litigio

Interpellato dall'agenzia di stampa italiana Ansa, il portavoce della Guardia svizzera pontificia, il caporale Eliah Cinotti, conferma: "È stato segnalato un episodio litigioso in uno dei punti in cui c'era il servizio e, come accade in queste occasioni, è stata avviata una indagine interna. È una procedura standard perché il servizio deve essere prestato sempre con il massimo della professionalità". Quanto ai contenuti dell'indagine, Cinotti spiega che "è un'indagine interna e resta riservata". L'episodio è avvenuto all'ingresso dell'Arco delle Campane. Quella mattina l'udienza era dedicata all'anniversario di Nostra Aetate e la piazza era piena di rappresentanti delle altre religioni, con una folta rappresentanza ebraica. La dichiarazione Nostra Aetate è uno dei documenti del Concilio ecumenico Vaticano II. La dichiarazione riguarda il tema del senso religioso e dei rapporti tra la Chiesa cattolica e le religioni non cristiane. La prima bozza, denominata Decretum de Judaeis fu completata nel novembre 1961 da Giovanni XXIII.