Live Crisi in Medio Oriente
Hamas: "Consegneremo stasera i corpi di tre ostaggi"
© Shutterstock
© Shutterstock
14 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
12 ore fa
La Croce Rossa ha preso possesso delle salme dei tre ostaggi
Lo riferisce l'esercito israeliano attraverso un comunicato.

L'esercito israeliano ha annunciato che Hamas ha consegnato le bare contenenti i corpi di tre ostaggi alla Croce Rossa nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che include lo scambio di salme. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, tre bare di ostaggi deceduti sono state trasferite sotto la loro custodia e sono in viaggio verso le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza", si legge in un comunicato dell'esercito israeliano.

14 ore fa
Hamas: "Consegneremo stasera i corpi di tre ostaggi"
I cadaveri sono stati rinvenuti oggi lungo il percorso di uno dei tunnel nel sud della Striscia di Gaza.

L'ala armata di Hamas ha dichiarato che restituirà i corpi di tre ostaggi israeliani oggi, nell'ambito dello scambio di prigionieri previsto dal cessate il fuoco con Israele nella Striscia di Gaza. "Le Brigate Ezzedine al-Qassam consegneranno i corpi rinvenuti oggi lungo il percorso di uno dei tunnel nel sud della Striscia di Gaza alle 20 ora locale (19 ora svizzera)", si legge nel canale Telegram del gruppo.

15 ore fa
Hamas chiede un passaggio sicuro per i suoi militanti nascosti oltre la Linea Gialla
Secondo il portale israeliano Ynet, per ora, i funzionari israeliani si oppongono, affermando che Hamas sta cercando di "evacuare" 200 terroristi.

I mediatori stanno collaborando con Hamas e Israele per garantire un "passaggio sicuro" ai terroristi rimasti nascosti nei tunnel oltre la Linea Gialla. Lo riferisce Al Jazeera poco dopo che fonti di Hamas hanno indicato di aver localizzato tre ostaggi deceduti sul lato israeliano della Linea Gialla. Secondo il portale israeliano Ynet, per ora, i funzionari israeliani si oppongono, affermando che Hamas sta cercando di "evacuare" 200 terroristi dalla zona di Rafah sotto il controllo dell'esercito israeliano (Idf). Il sospetto è che anche l'annuncio del ritrovamento dei corpi fosse pianificato per subordinare il loro ritorno al passaggio sicuro dei terroristi.

17 ore fa
Gaza, i tre corpi di ostaggi sono stati trovati nell'area controllata dell'Idf
I vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido.

L'area in cui Hamas ha affermato di aver trovato tre corpi di ostaggi si trova sul lato israeliano della Linea Gialla, sotto il controllo delle Idf, nella parte orientale di Khan Yunis. Lo riporta Ynet, ribadendo che i vertici politici israeliani hanno approvato le ricerche sul lato israeliano per consentire ad Hamas un processo di recupero dei corpi più rapido rispetto a quello delle Idf, basato su meno informazioni.

17 ore fa
Hamas cerca i corpi degli ostaggi anche nella zona controllata dell'Idf
Intanto tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e il movimento islamista palestinese Hamas effettueranno oggi due "pattugliamenti congiunti" per cercare i corpi degli ostaggi israeliani nel territorio di Gaza sotto il controllo dell'esercito dello Stato ebraico (Idf), a Khan Yunis e nel quartiere di Shuja'iya, con l'approvazione ufficiale dei vertici politici. Lo riporta la radiotelevisione pubblica israeliana Kan.

Trovate tre vittime israeliane

Intanto fonti di Hamas hanno riferito alla televisione panarabo-saudita al Arabiya che tre corpi di vittime israeliane sono stati trovati a est di Khan Yunis. Israele si sta preparando alla loro restituzione per questa sera, riferisce sempre Kan.

un giorno fa
Marco Rubio accusa Hamas: "Ruba gli aiuti alla popolazione di Gaza"
Lo scrive su X il segretario di Stato americano, condividendo un filmato che presumibilmente mostra gli agenti di Hamas prendere il controllo di un camion che trasportava aiuti nel nord di Gaza venerdì.

"Hamas continua a privare la popolazione di Gaza degli aiuti umanitari di cui ha disperatamente bisogno. Questo furto mina gli sforzi internazionali a sostegno del piano in 20 punti del presidente Trump per fornire assistenza essenziale a civili innocenti. Hamas è l'ostacolo. Deve deporre le armi e fermare i saccheggi affinché Gaza possa avere un futuro migliore": lo scrive su X il segretario di Stato americano Marco Rubio, condividendo un filmato - ripreso da un drone diffuso dal Comando Centrale Usa - che presumibilmente mostra gli agenti di Hamas prendere il controllo di un camion che trasportava aiuti nel nord di Gaza venerdì.

un giorno fa
Hamas: "Israele blocca gli aiuti, entrati il 24% di quelli concordati"
Il governo di Gaza ha condannato "l'ostruzionismo dell'occupazione israeliana", accusandola di essere "pienamente responsabile del peggioramento della crisi umanitaria che colpisce oltre 2,4 milioni di persone" nella Striscia.

L'ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che, dal cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre, la media giornaliera di camion commerciali e di aiuti umanitari entrati nella Striscia è stata di 145, pari al 24% delle 600 unità previste dall'accordo. Lo riporta Al Jazeera.

"Ostruzionismo dell'occupazione israeliana"

Secondo i dati diffusi, tra il 10 e il 31 ottobre sono entrati complessivamente 3'203 camion, di cui 639 commerciali e 2'564 carichi di aiuti, inclusi 84 camion di carburante diesel e 31 di gas da cucina. Il governo di Gaza ha condannato "l'ostruzionismo dell'occupazione israeliana", accusandola di essere "pienamente responsabile del peggioramento della crisi umanitaria che colpisce oltre 2,4 milioni di persone" nella Striscia di Gaza, a causa dell'assedio e delle restrizioni che limitano l'ingresso di beni essenziali.

Chiesto l'intervento di Trump

In una nota citata da Al Jazeera, il governo di Gaza ha inoltre chiesto l'intervento immediato del presidente statunitense Donald Trump, dei Paesi garanti e dei mediatori dell'accordo "per obbligare Israele ad applicare gli impegni sottoscritti, in particolare la clausola che prevede l'ingresso di aiuti umanitari senza condizioni o restrizioni".

5 giorni fa
Israele vieta le visite della Croce Rossa ai detenuti palestinesi
Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz.

Israele ha vietato al Comitato Internazionale della Croce Rossa di visitare i prigionieri palestinesi detenuti in base a una legge che prende di mira i 'combattenti illegali': lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz. "Le opinioni che mi sono state presentate non lasciano dubbi sul fatto che le visite della Croce Rossa ai terroristi nelle carceri danneggerebbero gravemente la sicurezza dello Stato. La sicurezza dello Stato e dei nostri cittadini viene prima di tutto", ha affermato Katz, secondo una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.

5 giorni fa
Hamas, "Almeno 90 uccisi nei raid israeliani"
Lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza.

Almeno 90 persone, tra cui 24 bambini, sono state uccise da martedì nei raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza: lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas. Fonti mediche nella Striscia di Gaza affermano che gli attacchi hanno preso di mira, tra le altre località, il campo profughi di Bureij nel centro di Gaza, il quartiere Sabra di Gaza City e Khan Yunis.

5 giorni fa
Israele: "Il cessate il fuoco è ripristinato dalle 9"
Lo affermano fonti militari al Times of Israel.

Dopo un'ondata di attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza durante la notte e questa mattina, Israele ritiene nuovamente in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Lo affermano fonti militari al Times of Israel. "A seguito di una serie di attacchi, in cui sono stati colpiti decine di obiettivi terroristici in risposta alle violazioni di Hamas, l'Idf ha iniziato a far rispettare nuovamente il cessate il fuoco", ha affermato l'esercito. "Nell'ambito degli attacchi, l'Idf e l'Isa hanno colpito 30 terroristi che ricoprivano posizioni di comando all'interno delle organizzazioni terroristiche che operano nella Striscia di Gaza", ha aggiunto.

5 giorni fa
Trump: "Il cessate il fuoco a Gaza non è a rischio"
Il presidente Usa: "Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani hanno reagito. E dovevano reagire".

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che "nulla" metterà a repentaglio il cessate il fuoco a Gaza, ma ha aggiunto che Israele "dovrebbe reagire" se i suoi soldati venissero uccisi. La protezione civile di Gaza ha dichiarato che Israele ha effettuato attacchi aerei ieri nonostante il cessate il fuoco in corso, dopo che l'esercito israeliano ha accusato Hamas di aver attaccato le sue truppe e violato la tregua mediata dagli Stati Uniti. "Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani hanno reagito. E dovevano reagire", ha detto Trump ai giornalisti sull'Air Force One. Intanto è di almeno 65 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani ripresi ieri sulla Striscia di Gaza, secondo fonti mediche locali citate dai media arabi.

6 giorni fa
Netanyahu ordina "massicci raid immediati" su Gaza
Israele accusa Hamas di aver violato il cessate il fuoco. In precedenza si erano verificati scontri a fuoco a Rafah fra militanti del movimento islamista e soldati dell’Idf.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato l'ordine di effettuare raid immediati sulla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano. Israele accusa il movimento islamista palestinese Hamas di aver violato il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti. In precedenza si erano verificati scontri a fuoco a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, fra militanti di Hamas e soldati dell'esercito israeliano (Idf).

Lo scontro a fuoco

Secondo il quotidiano israeliano di orientamento di sinistra Haaretz, i militanti di Hamas hanno aperto il fuoco contro le forze dell'Idf con cecchini e missili anticarro e i militari israeliani hanno risposto con fuoco di artiglieria. La scorsa settimana, due soldati dell'Idf sono stati uccisi a Rafah in un attacco che l'esercito ha attribuito ad Hamas, ma il gruppo ha negato ogni responsabilità.

Posticipata la consegna di un corpo

Intanto, dopo l'ordine di Netanyahu, Hamas ha rinviato la consegna del corpo di uno degli ostaggi, che era prevista in serata, dopo quelle che ha definito "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. "Rinvieremo la consegna prevista per oggi a causa delle violazioni dell'occupazione", hanno indicato le Brigate Ezzedine Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, in una nota, aggiungendo che qualsiasi "escalation israeliana ostacolerà la ricerca e il recupero dei corpi".

6 giorni fa
Ben Gvir a Netanyahu: "Basta esitare, distruggiamo Hamas"
Il Ministro della sicurezza israeliano: "È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutti".

 Dopo la violazione nella restituzione del corpo di un ostaggio ieri sera il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir chiede ritorsioni contro Hamas. "Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente i corpi di tutti i nostri soldati caduti è di per sé la prova che l'organizzazione terroristica è ancora in piedi. È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte", ha detto citato da Yenet. "Non dobbiamo 'esigere un prezzo da Hamas' per le violazioni, ma piuttosto impossessarci della sua stessa esistenza e distruggerla completamente. Signor Primo Ministro, basta con le esitazioni: dia l'ordine". Anche il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha fatto appello al premier Benyamin Netanyahu a cui ha chiesto di convocare il gabinetto di sicurezza: "Non possiamo permettere ad Hamas di deridere i cittadini israeliani e di giocare crudelmente e cinicamente con le emozioni delle famiglie degli ostaggi caduti", ha scritto.

6 giorni fa
"Netanyahu convoca una riunione urgente dopo la violazione commessa da Hamas"
Ieri Hamas non avrebbe restituito il corpo di un nuovo ostaggio, ma i resti di uno già consegnato.

Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi. Lo scrive Ynet, versione online del quotidiano israeliano Yediot Ahronoth. Israele starebbe valutando diverse possibili risposte a queste violazioni, tra cui l'estensione della linea gialla sotto il controllo dell'Idf.

Israele: "Il corpo consegnato ieri non è di un nuovo ostaggio"

Il feretro consegnato ieri da Hamas alle autorità israeliane conterrebbe ulteriori resti di un ostaggio il cui corpo era già stato restituito: è quanto pubblica il Times of Israel citando fonti governative israeliane. La salma non apparterrebbe quindi a nessuno dei 13 ostaggi deceduti che si trovano ancora nella Striscia di Gaza.

7 giorni fa
Israele revoca la situazione d'emergenza, è la prima volta dal 7 ottobre
Il ministro della Difesa Israel Katz: "La decisione riflette la nuova realtà della sicurezza nel sud del Paese".

Per la prima volta dall'attacco del 7 ottobre 2023, il ministro della Difesa Israel Katz ha deciso che la situazione di emergenza dichiarata nel sud di Israele verrà revocata a partire da domani. È quanto si legge sul Times of Israel. La "situazione speciale" ha consentito al Comando del Fronte Interno dell'esercito di limitare gli assembramenti e chiudere alcune aree. È stata dichiarata la mattina del 7 ottobre in tutto il Paese, ma da allora è rimasta in vigore solo nel sud. L'ordine scadrà domani e, per la prima volta in oltre due anni, non ci sarà alcuna "situazione speciale" attiva in Israele. "Ho deciso di adottare la raccomandazione delle Idf e di revocare, per la prima volta dal 7 ottobre, la situazione speciale nel fronte interno", ha dichiarato Katz in una nota. "La decisione - si legge ancora - riflette la nuova realtà della sicurezza nel sud del Paese, raggiunta grazie alle azioni decise e decise degli ultimi due anni delle nostre eroiche truppe contro l'organizzazione terroristica Hamas".


8 giorni fa
Procuratore generale: legge che blocca processo Bibi è incostituzionale
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Secondo la procura, il disegno di legge serve a "far sfuggire il premier dalla giustizia", in violazione dei principi di uno stato democratico.

L'ufficio del procuratore generale israeliano ha duramente criticato la bozza di legge presentata alla Knesset - il parlamento monocamerale - che consentirebbe di ritardare senza limiti il processo in corso contro il premier Benyamin Netanyahu, definendolo "incostituzionale" e affermando che danneggerebbe gravemente il principio di uguaglianza davanti alla legge e l'indipendenza del sistema giudiziario. Lo riporta il "Times of Israel".

La bozza di legge

Il disegno di legge è stato proposto dal parlamentare di estrema destra Limor Son Har-Melech, del partito Otzma Yehudit, e sarà esaminato oggi dalla Commissione ministeriale per la legislazione, che deciderà se il governo sosterrà il disegno di legge alla Knesset. La bozza di legge, che consiste in una sola frase operativa, consentirebbe alla Commissione della Camera della Knesset di ritardare il processo a un primo ministro o a un ministro del governo in qualsiasi momento dopo un'incriminazione e prima di una sentenza definitiva.

Il parere della procura

"Il disegno di legge consente a considerazioni politiche di insinuarsi nel processo penale, danneggiando gravemente l'integrità del processo penale, il principio di uguaglianza davanti alla legge, l'indipendenza del sistema giudiziario e delle forze dell'ordine e il principio di separazione dei poteri", scrivono due vice della procuratrice generale Gali Baharav-Miara, secondo i quali il testo normativo è stato redatto per aiutare il premier a "sfuggire alla giustizia". "In considerazione della profonda e fondamentale violazione dei principi fondamentali di un regime democratico, nonché dell'impatto diretto del disegno di legge sugli interessi personali del primo ministro, la proposta è incostituzionale e deve essere contrastata", continua il documento. Poiché si tratta di una bozza di legge di iniziativa parlamentare e non governativa, l'opposizione dell'ufficio del procuratore generale non ne impedirà l'avanzamento qualora l'esecutivo decidesse il via libera.

8 giorni fa
Netanyahu: "Non mi serve un via libera per colpire i nemici di Israele"
Lo ha detto durante una riunione di gabinetto.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di non aver bisogno di alcun via libera per colpire i nemici di Israele, che è uno "Stato indipendente". "La nostra politica di sicurezza è nelle nostre mani", ha detto durante una riunione di gabinetto, prima di aggiungere: "Rispondiamo a nostra discrezione agli attacchi, come abbiamo visto in Libano e più recentemente a Gaza". Netanyahu ha parlato dopo una settimana in cui ha ricevuto visite da una serie di alti funzionari statunitensi che cercavano di consolidare il cessate il fuoco in vigore a Gaza dal 10 ottobre.

9 giorni fa
Il PS si spacca su Gaza
© Shutterstock
© Shutterstock
Durante il Congresso del partito, tenutosi oggi a Sursee (LU), si è parlato della guerra a Gaza e della crescente brutalizzazione della politica e della società. Due diverse risoluzioni su Gaza sono state approvate senza unanimità, e l'uso del termine Genocidio ha acceso le tensioni.

Il tema di Gaza ha suscitato discussioni già prima del congresso. Da un lato c'è stata la manifestazione pro Palestina a Berna, caratterizzata da eccessi di violenza, alla quale aveva aderito anche la Gioventù Socialista, e dall'altro una risoluzione della direzione del partito su Gaza è stata criticata perché considerata unilateralmente filopalestinese. I critici hanno presentato oggi una seconda risoluzione che pone l'accento sul processo di pace. Su richiesta della direzione del partito, il congresso ha approvato entrambi i documenti. Tuttavia, non c'è stata unanimità.

Discussione sul concetto (e termine) Genocidio

La risoluzione della direzione del partito condanna "il genocidio perpetrato da Israele". Il copresidente del PS Cédric Wermuth (AG) ha motivato tale definizione sostenendo che Israele ha privato i palestinesi di Gaza dei loro mezzi di sussistenza. Non tutti però si sono dichiarati d'accordo. È presuntuoso da parte della presidenza del PS esprimere una condanna del genere, è stato detto. Inoltre, il partito applica una responsabilità collettiva, perché parla di Israele e non dell'attuale governo. Altri, invece, hanno affermato che anche i crimini di Israele devono essere denunciati. Il Consiglio federale è stato ripetutamente criticato per essere stato troppo passivo nei confronti di Israele. Già nel suo discorso di apertura, la copresidente del PS Mattea Meyer (ZH) si era espressa sul tema di Gaza. Non è mai legittimo solidarizzare con le persone sbagliate. L'antisemitismo e l'esaltazione di Hamas non hanno posto nel PS, così come il razzismo anti-musulmano, ha affermato.

9 giorni fa
Accolta in Ticino la prima ragazza da Gaza. Banchini-Fersini: "L'umanità non ha una lingua"
Stanchi, impauriti e spaesati: sono atterrati così ieri a Lugano-Agno la ragazza di 15 anni proveniente da Gaza, subito ricoverata al San Giovanni, insieme alla mamma e i suoi cinque accolti in una struttura della Croce Rossa. Un’azione umanitaria coordinata dalla Confederazione e dal Cantone Ticino, che garantisce accoglienza e protezione con una procedura ordinaria di asilo.

Partiti dalla Giordania, dopo una fuga da Gaza, sono atterrati ieri all’aeroporto di Lugano-Agno, dopo un viaggio lungo e complesso. A toccare terra ticinese sono stati una ragazza di 15 anni, subito ricoverata all’Istituto pediatrico della Svizzera italiana, la sua mamma e cinque fratellini. Ad accoglierli, la SEM, i rappresentati del cantone e la Croce Rossa. “Sono arrivati stanchi e molto spaventati. Abbiamo cercato di accoglierli a braccia aperte, per esempio con dei peluche da regalare loro”, ci ha detto la direttrice e capo Area Migrazione della CRSS Debora Banchini-Fersini. “È stato un momento molto emozionante”, ci dice dal canto suo il capo dell’Ufficio richiedenti l’asilo e dei rifugiati Renzo Zanini. “Si vedeva chiaramente che sono delle persone che arrivano da un mondo completamente diverso”.

Disponibilità ticinese

“La famiglia ha depositato una domanda d'asilo già sull'aereo della Rega, arrivando in Svizzera”, ci spiega Zanini. “La SEM ha infatti predisposto una procedura semplificata”. Le persone sono ora attribuite al Canton Ticino, quindi la fase di evacuazione è terminata. “Potrà quindi beneficiare della presa a carico ordinaria come tutti i richiedenti l'asilo attribuiti al Cantone”.

Questione di umanità

Un arrivo che è una questione anche di umanità. “Abbiamo dato un primo momento per conoscerci e per fargli anche acquisire un minimo di fiducia”. Ma come comunicare con loro? “C’è un interprete di Medici Senza Frontiere che ha viaggiato con loro, ma ci sono momenti in cui dobbiamo arrangiarci. Loro, infatti, parlano quasi principalmente arabo, ma l’umanità non ha una lingua. Ci siamo capiti bene. L'obiettivo era di farli sentire al sicuro”. Per aiutarli a tornare al più presto alla normalità, i cinque fratellini verranno introdotti a scuola nei prossimi giorni, per poi passare a una frequenza regolare. “Questo per dar loro una routine che gli permetta di farsi nuovi amici e apprendere la nostra lingua. Ma soprattutto, sentirsi in una nuova casa”. Al momento non è ancora noto se in Ticino arriveranno altri piccoli pazienti palestinesi dei 13 previsti.

11 giorni fa
Incontro Hamas-Fatah al Cairo sul futuro di Gaza
Lo rende noto la tv egiziana.

Delegazioni di Hamas e al Fatah, il partito del presidente dell'Anp Abu Mazen, si incontrano al Cairo per discutere del dopo guerra a Gaza. Lo rende noto la tv egiziana. Le delegazioni delle due fazioni palestinesi rivali si stanno incontrando "per discutere della situazione nazionale generale e degli accordi postbellici", ha affermato l'emittente egiziana Al-Qahera News, vicina all'intelligence egiziana.

CARICA ALTRI
I tag di questo articolo