
L’amministrazione Biden e i suoi alleati stanno lavorando per mettere a punto una serie di durissime sanzioni finanziarie, tecnologiche e militari contro la Russia. Misure punitive che entrerebbero in vigore immediatamente dopo un’eventuale invasione dell’Ucraina.
Lo riporta il New York Times alla vigilia dell’avvio dei colloqui di Ginevra tra Mosca e Washington. L’obiettivo è rendere chiaro agli occhi del presidente russo Vladimir Putin quale sarà il costo da pagare per un’azione di forza contro Kiev.
La replica
Mosca si dice “delusa” dai “segnali” fatti pervenire dagli Stati Uniti e anche dall’Ue sull’Ucraina, e afferma di non avere intenzione di fare “alcuna concessione” alle richieste americane in vista dei colloqui in programma a Ginevra su Ucraina e sicurezza in Europa. Lo fa sapere il ministero degli esteri russo.
“Noi non accetteremo alcuna concessione. È fuori discussione”, ha dichiarato alle agenzie di stampa russe il viceministro degli Esteri, Serghei Riabkov, che prenderà parte ai negoziati ginevrini. “Siamo delusi dai segnali venuti in questi ultimi giorni da Washington, ma anche da Bruxelles”, ha aggiunto.
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