
L'esercito americano ha lanciato ieri attacchi aerei contro lo Stato islamico in Siria. Il Comando centrale americano, Centcom, ha annunciato di aver colpito oltre 70 obiettivi. "Le forze americane hanno colpito più di 70 obiettivi in diverse località della Siria centrale con aerei da combattimento, elicotteri d'attacco e artiglieria. Anche le Forze Armate giordane hanno fornito supporto con jet da combattimento", si legge in un post su X dell'ammiraglio Brad Cooper, comandante del Centcom. "Continueremo a dare la caccia senza sosta ai terroristi che cercano di nuocere agli americani e ai nostri partner nella regione", si sottolinea.
"Le forze statunitensi hanno avviato l'operazione Hawkeye Strike in Siria per eliminare i combattenti dell'Isis, le infrastrutture e i depositi di armi, in risposta diretta all'attacco contro le forze Usa avvenuto il 13 dicembre", ha scritto dal canto suo il segretario alla Difesa, Pete Hegseth su X, confermando l'operazione militare.
A riportare l'attacco è stato il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i raid sono la risposta del presidente americano Donald Trump all'uccisione di due soldati e di un interprete americani uccisi da un cecchino ex membro delle forze di sicurezza di Damasco affiliato all'Isis.
