
Lo chiamano 'bomb cyclone': una tempesta di vento, neve e pioggia che si è abbattuta nelle ultime ore sulla popolosa costa nordest degli Stati Uniti, sferzando città come Boston, New York e Washington. Un'ondata di maltempo che ha già provocato almeno sei morti. L'emergenza numero uno è quella della corrente elettrica, con oltre un milione e duecento mila persone rimaste senza luce. I blackout hanno interessato diversi stati Usa: dal Massachusetts alla Pennsylvania, dal Maryland alla Virginia. In questi ultimi due i governatori hanno dichiarato lo stato di emergenza, e il rischio è che tantissime famiglie restino al buio ancora per molto e che si possa tornare alla normalità solo dopo qualche giorno. Caos anche nei cieli, con oltre tremila voli cancellati e tantissimi disagi in moti aeroporti, le cui attività sono rimaste quasi paralizzate per alcune ore. Compresi gli scali internazionali newyorchesi del Jfk e di Newark. La situazione meteo più critica si registra nell'area di Boston interessata anche da consistenti inondazioni, con l'acqua che ha invaso le strade e alcune case dei quartieri sul mare. Tra le vittime causate dagli incidenti stradali o da alberi e tralicci abbattuti dal vento anche due bambini, uno di 11 anni nello stato di New York e un secondo in Virginia. La situazione comunque dovrebbe migliorare nelle prossime ore e il peggio - affermano gli esperti meteo - sembra essere passato. Anche se le autorità invitano ad evitare nel weekend spostamenti se non strettamente necessario. Anche per non intralciare i lavori dei mezzi degli uomini di soccorso e delle squadre impegnate a riparare i danni e a ripristinare la rete elettrica.
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