
Un’ulteriore svolta nella lotta contro il virus potrebbe arrivare dagli Stati Uniti: oggi infatti la Food and Drugs administration ha autorizzato la vendita di un nuovo test rapido, acquistabile su prescrizione e utilizzabile a casa da chiunque sopra i 14 anni. Per utilizzarlo basta farsi un tampone, immergerlo in una provetta piena di una sostanza chimica, inserirlo in una macchinetta e nel giro di trenta minuti si ha il responso: luce verde se negativo, luce rossa se positivo. I vantaggi rispetto al classico test PCR sono innumerevoli: è prima di tutto molto più rapido e, in secondo luogo, fa risparmiare molto tempo e consente di rimanere tranquillamente a casa, per esempio in una situazione di isolamento quarantena. Anche l’affidabilità del test sarebbe elevata, avvicinandosi al 94% di quella del tampone standard e identificando correttamente il 98% delle persone sane e non infette.
Gli svantaggi
Gli inconvenienti? Il costo di 50 dollari che, pur inferiore al normale tampone potrebbe risultare proibitivo (e difficilmente sarà coperto dallo Stato), oltre al fatto che pur essendo un test rapido, rimane meno veloce dei test basati sugli antigeni, che però sono meno affidabili e richiedono l’utilizzo da parte di uno specialista. Inoltre gli esperti americani segnalano anche la minor affidabilità rispetto al test PCR, oltre al fatto che riduca il controllo sul risultato da parte delle autorità.
Burioni: “Stiamo raccogliendo i frutti della ricerca”
Questo nuovo tipo di test sfrutta una tecnica chiamata “amplificazione mediata da loop”, o LAMP: questo metodo copia ripetutamente il materiale genetico fino a raggiungere livelli rilevabili dalla macchina, rendendo possibile l’identificazione anche in caso di quantità molto basse di virus. In Italia il virologo Roberto Burioni ha già accolto molto positivamente la notizia, augurandosi che altri paesi seguano presto l’esempio: “Come vedete, stiamo raccogliendo i frutti della ricerca. Ci è voluto qualche mese, ma adesso ogni giorno c’è una novità da raccontarvi. Speriamo che ne arrivino di ancora migliori”.
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