Live Guerra in Ucraina
"Putin vuole andare fino in fondo, non va bene"
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12 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
2 ore fa
'gasdotto esploso nell'estremo oriente russo'
È quanto affermano diversi media ucraini, citando non meglio precisate "fonti di intelligence".

Un'esplosione ha danneggiato un gasdotto vicino a Vladivostok, che riforniva diverse basi militari nell'estremo oriente russo, sull'Oceano Pacifico, creando un vasto incendio. Lo affermano diversi media ucraini, citando non meglio precisate "fonti di intelligence". L'esplosione sarebbe avvenuta intorno all'una di notte locale (quando in Italia erano le 17 circa). Il gasdotto - scrive il Kyiv Independent, che afferma di non poter confermare le informazioni - alimenta di energia varie basi e sedi militari russe sul Mare del Giappone, inclusa la 155ma brigata della flotta russa del Pacifico. L'esplosione e l'incendio hanno danneggiato anche un acquedotto che alimenta anche le basi militari e le comunicazioni online nella zona della baia di Lazurnaya, a nord di Vladivostok.

12 ore fa
"Uccisi circa 500 soldati ucraini in un solo giorno"
Lo ha dichiarato Alexander Savchuk, portavoce del gruppo tattico.

La Russia afferma di aver ucciso circa 500 soldati ucraini nella sola giornata di ieri. Alexander Savchuk, portavoce del gruppo tattico, ha dichiarato alla Tass che sono stati uccisi 460 soldati. "Sono stati distrutti - ha detto - due veicoli corazzati da combattimento, cinque veicoli a motore e due cannoni ". I combattenti del gruppo tattico hanno anche colpito formazioni di tre brigate meccanizzate ucraine, una brigata di cacciatori e una brigata aviotrasportata, due brigate di difesa territoriale, una brigata di Marines, due reggimenti d'assalto e una brigata della Guardia Nazionale nelle aree di Krasnoarmeysk, Dimitrov, Boykovka, Petrovskoye, Novopavlovka, Dachnoye e Grodovka. Altri 60 soldati ucraini sarebbero morti nel Dnepr, dove sono state colpite una brigata di difesa territoriale e una brigata di difesa costiera nelle aree di Antonovka, Novoandreyevka, Malaya Tokmachka, Tokarevka e Sadovoye.

12 ore fa
"Putin vuole andare fino in fondo, non va bene"
Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump.

"È una situazione molto difficile. Vi ho detto che ero molto insoddisfatto della mia telefonata con il presidente (russo Vladimir) Putin. Vuole andare fino in fondo, continuare a uccidere, non va bene": lo ha detto il presidente americano Donald Trump. Parlando ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, Trump ha anche lasciato intendere che potrebbe essere finalmente pronto a inasprire le sanzioni contro la Russia, dopo aver rimandato negli ultimi sei mesi il tentativo di convincere Putin a porre fine alla guerra con l'Ucraina. "Parliamo molto di sanzioni", ha detto aggiungendo che il leader russo "capisce che potrebbero arrivare". Trump ha pure dichiarato che lui e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto una "telefonata molto strategica". Egli ha inoltre affermato di aver discusso dell'invio di missili intercettori Patriot in Ucraina in una chiamata separata ieri con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Quest'ultimo "ritiene che gli ucraini debbano essere protetti", ha affermato Trump.

un giorno fa
Zelensky: "Con Trump abbiamo concordato un rafforzamento della difesa aerea"
È stato detto durante la conversazione telefonica di oggi fra i due.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di aver concordato con il presidente Usa Donald Trump il "rafforzamento della protezione" dei cieli ucraini, durante la conversazione telefonica di oggi fra i due. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato oggi di aver concordato, durante la conversazione telefonica con Donald Trump, di "rafforzare la protezione" dei cieli ucraini dopo un nuovo massiccio attacco di droni e missili russi contro l'Ucraina. "Abbiamo discusso le possibilità di difesa aerea e abbiamo concordato di collaborare per rafforzare la protezione del nostro spazio aereo", ha dichiarato Zelensky su Telegram, riferendosi a una "conversazione approfondita".

un giorno fa
Trump a Zelensky: "Vogliamo aiutarvi nella difesa aerea"
È quanto affermato da alcune fonti, riprese dalla stampa.

Donald Trump ha detto a Volodymyr Zelesnky che gli Stati Uniti vogliono aiutare l'Ucraina nella difesa aerea in seguito all'escalation degli attacchi della Russia. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali i due leader di sono accordati per un incontro fra i loro collaboratori per discutere della difesa aerea e delle forniture di altre armi. "Trump ha detto di voler aiutare nella difesa aerea e che controllerà cosa è stato fermato", ha detto una fonte riferendosi alla sospensione delle consegne di alcune munizioni e armi a Kiev.

2 giorni fa
Ucciso il vice capo della Marina russa
Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, il governatore della regione di Primorye.

Il vice comandante della Marina militare russa, il generale Mikhail Gudkov, è rimasto in ucciso nella regione di Kursk. Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, il governatore della regione di Primorye, in estremo oriente, della quale era originario l'alto ufficiale. Kozhemyako non precisa le circostanze della morte di Gudkov, ma nei giorni scorsi canali Telegram militari russi avevano parlato di un missile ucraino che aveva colpito una postazione nella regione russa uccidendo il generale e altri militari.

Chi era Gudkov

Gudkov, già comandante della 155/a Brigata dei fanti di Marina, era stato promosso vice comandante dell'arma nel marzo scorso. Kozhemyako ha confermato che con lui sono rimasti uccisi un altro ufficiale, Nariman Shikhaliev, e un numero imprecisato di soldati. "Esprimo le mie profonde condoglianze alle famiglie, amici e colleghi di Mikhail Gudkov, Nariman Shikhaliev e tutti gli altri soldati che sono morti nella regione di Kursk", ha scritto il governatore di Primorye sul suo canale Telegram, citato dall'agenzia Tass.

2 giorni fa
La presidenza dell'Ue: "L'Ucraina appartiene all'Unione europea"
Lo ha dichiarato il Primo Ministro danese Mette Frederiksen.

"L'Ucraina appartiene all'Unione europea. È nell'interesse sia della Danimarca che dell'Europa. Pertanto, la Presidenza danese dell'Ue farà tutto il possibile per aiutare l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue". Lo ha dichiarato il Primo Ministro danese Mette Frederiksen che ad Aarhus ha organizzato un vertice con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Dobbiamo rafforzare l'Ucraina. E dobbiamo indebolire la Russia. La prima aumentando il sostegno militare", ha aggiunto. "In questo momento l'Ucraina sta combattendo per tutti noi. Non vedo alcun segno che Vladimir Putin voglia la pace, e non credo neanche per un secondo che Putin intenda fermarsi con l'Ucraina", ha detto Frederiksen in conferenza stampa con von der Leyen per l'avvio della presidenza di turno Ue della Danimarca. "L'Ucraina fa parte della famiglia europea, è importante che Zelensky sia qui", ha affermato Frederiksen, spiegando che l'Ue deve proseguire sulle sanzioni e stoppare ogni import di gas russo.

4 giorni fa
Macron chiama Putin e poi sente Zelensky
Il presidente francese e quello russo hanno parlato di Iran e Ucraina.

Una conversazione di oltre due ore, sull'Ucraina, ma anche su una possibile azione comune per l'Iran. Emmanuel Macron è tornato a parlare con Vladimir Putin per la prima volta da settembre del 2022, facendo capire di non voler lasciare a Donald Trump il monopolio del dialogo con il capo del Cremlino.

"Serve una tregua"

I resoconti della telefonata delle due parti fanno capire che sull'Ucraina le posizioni sono rimaste lontane. Macron, fa sapere l'Eliseo, ha ribadito "il sostegno incrollabile della Francia alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina" e ha chiesto a Putin "una tregua al più presto" che permetta di "avviare negoziati fra Ucraina e Russia per una soluzione solida e durevole del conflitto". Il leader russo ha ribadito le posizioni di sempre: il conflitto è il risultato delle politiche dei Paesi occidentali che "per molti anni hanno ignorato gli interessi di sicurezza della Russia" e hanno usato l'Ucraina come "una testa di ponte antirussa". Una soluzione negoziata, ha aggiunto, deve "eliminare le cause alla radice" e "riconoscere le nuove realtà territoriali". Cioè l'occupazione russa di parte dell'Ucraina.

Il dialogo continuerà

Ma Parigi fa sapere che i due presidenti hanno deciso che "continueranno a parlarsi anche su questo punto". Oltre che su Medio Oriente e Iran, dove sono stati registrati notevoli punti di convergenza. Macron e Putin hanno sottolineato le "responsabilità di Russia e Francia come membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu" per trovare una soluzione diplomatica al nucleare iraniano. Per entrambi questa soluzione deve prevedere che Teheran rispetti gli obblighi del Trattato di non proliferazione nucleare, compreso l'accesso ai propri impianti degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Con Putin che ha sottolineato, in questo contesto, il diritto della Repubblica islamica a sviluppare un programma nucleare pacifico. Sia Parigi sia Mosca hanno comunicato di volere continuare a "coordinare" le loro posizioni e azioni proseguendo i contatti. Macron, in seguito, ha aggiornato Volodymyr Zelensky sulla telefonata con Putin.

La cronaca dal fronte

Il colloquio sulla linea Eliseo-Cremlino è avvenuto nel giorno in cui è stato registrato un nuovo attacco ucraino al sistema militare-industriale nelle profondità del territorio russo. Così fonti di Kiev hanno spiegato il bombardamento con droni nella città di Izhevsk, oltre mille chilometri dal confine, affermando che ha preso di mira una fabbrica di sistemi di difesa aerea e di velivoli senza pilota. Tre morti e 35 feriti il bilancio, secondo le autorità russe. Ma intanto sul terreno le forze russe intensificano l'offensiva. Secondo un'analisi dell'agenzia Afp basata sui dati forniti dall'Institute for the Study of War (Isw) con sede negli Usa, l'esercito russo ha compiuto a giugno la sua più grande avanzata in territorio ucraino da novembre, e ha accelerato per il il terzo mese consecutivo. Le truppe di Mosca hanno conquistato 588 chilometri quadrati di territorio ucraino nel mese appena trascorso, dopo 507 a maggio, i 379 di aprile e i 240 di marzo. Il capo della cosiddetta Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, ha affermato che l'intero territorio di questa regione dell'est ucraino, formalmente annessa dalla Russia, è ormai da alcuni giorni sotto il controllo delle truppe di Mosca. Ma il ministero della Difesa non ha ancora confermato.

Kiev sotto pressione

L'offensiva russa, comunque, sta mettendo pressione sulle forze ucraine su più punti del fronte, compreso il settore nord. Il Wall Street Journal, per esempio, aveva riferito lunedì che Mosca ha ammassato 50.000 soldati a meno di 20 chilometri dalla città di Sumy, che potrebbero puntare a conquistare. Donald Trump si è limitato a dire che sta "seguendo da vicino" la situazione nella regione. "Vediamo cosa succede", ha aggiunto il presidente americano. Il Cremlino ha intanto respinto l'accusa dell'inviato speciale Usa per l'Ucraina, Keith Kellogg, di perdere tempo per non avviare negoziati seri. "Siamo naturalmente interessati, prima di tutto, a raggiungere gli obiettivi dell'operazione militare speciale con mezzi politici e diplomatici", ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov, aggiungendo che Mosca è "grata per gli sforzi compiuti da Washington e dai membri del team di Trump al fine di facilitare i negoziati sull'accordo ucraino".

7 giorni fa
Ucraina sotto attacco: record di 537 droni e missili in una notte
Raid russi su larga scala con bombardieri strategici e missili ipersonici hanno colpito Kiev, Leopoli e altre regioni. Vittime e danni anche lontano dal fronte, tra cui a Kharkiv e Ivano-Frankivsk.

I russi hanno attaccato l'Ucraina con un numero record di 537 tra droni e missili nella notte. Lo afferma l'aeronautica ucraina, mentre le autorità parlano di un "attacco combinato su larga scala" anche con bombardieri strategici Tu-95MS e aerei MiG-31K. Secondo l'aeronautica, i russi hanno lanciato "477 droni (211 abbattuti e 225 scomparsi dai radar); 4 missili Kh-47M2 Kinzhal; 7 missili balistici Iskander-M/KN-23 (uno abbattuto); 41 missili da crociera Kh-101/Iskander-K (33 abbattuti e uno scomparso); 5 missili Kalibr (4 abbattuti); 3 missili S-300". I raid hanno raggiunto, tra le altre, le regioni di Kiev e Leopoli.

Danni anche lontani dal fronte

Lontano dalla linea del fronte, nella regione occidentale di Ivano-Frankivsk, i bombardamenti hanno ferito anche una donna che è stata "portata in ospedale", secondo la governatrice regionale Svitlana Onyshchuk, mentre il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov ha riferito che i raid hanno colpito anche l'oblast e "l'impianto produttivo di un'azienda è stato danneggiato" senza vittime. Dopo gli attacchi nella notte, questa mattina droni russi hanno ucciso un uomo di 60 anni dopo aver colpito la sua auto nella regione nord-occidentale di Kharkiv. Da parte sua, l'esercito russo ha dichiarato di aver intercettato tre droni ucraini nella notte tra sabato e domenica.

9 giorni fa
Vertice UE: "Intensificare l'invio di aiuti militari a Kiev"
Il Consiglio europeo "condanna fermamente i continui bombardamenti di civili e infrastrutture civili da parte della Russia" e chiede "un cessate il fuoco completo, incondizionato e immediato".

"Il Consiglio europeo invita gli Stati membri a intensificare ulteriormente gli sforzi per rispondere alle urgenti esigenze militari e di difesa dell'Ucraina, in particolare per quanto riguarda la fornitura di sistemi di difesa aerea e anti-droni, nonché di munizioni di grosso calibro, al fine di sostenere Kiev nell'esercizio del suo diritto naturale alla legittima difesa e nella protezione dei suoi cittadini e del suo territorio dagli attacchi quotidiani sempre più intensi da parte della Russia". È quanto si legge nelle conclusioni dedicate all'Ucraina del vertice europeo, adottate senza il sostegno dell'Ungheria. "L'UE ribadisce il proprio impegno, anche nel quadro del percorso di adesione dell'Ucraina, a sostenere la riparazione, la ripresa e la ricostruzione del paese, in coordinamento con i partner internazionali, anche nei settori della riabilitazione psicologica e psicosociale e del rafforzamento dell'assistenza per lo sminamento". In questo contesto, si legge nelle conclusioni, "il Consiglio europeo guarda con interesse alla Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio".

"La Russia accetti il cessate il fuoco"

Quanto alla Russia, l'UE "è pronta ad aumentare le pressioni" su Mosca, "anche con un nuovo robusto pacchetto di sanzioni, che preveda anche modalità per colpire ulteriormente le entrate energetiche della Russia". Il Consiglio europeo "condanna fermamente i continui bombardamenti di civili e infrastrutture civili da parte della Russia e chiede un cessate il fuoco completo, incondizionato e immediato. Accoglie con favore la disponibilità dell'Ucraina a questo proposito ed esorta la Russia a dimostrare una reale volontà politica di porre fine alla sua guerra di aggressione, ad accettare il cessate il fuoco e a impegnarsi in negoziati significativi", scrivono i 26 leader. Le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest, che si oppone all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Unione europea. Durante la sessione, i leader europei hanno ascoltato l'intervento in videocollegamento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

10 giorni fa
Tutto pronto per l'istituzione del Tribunale speciale per il crimine d'aggressione contro l'Ucraina
Il presidente ucraino firmerà, insieme ad Alain Berset, segretario generale dell'organizzazione, l'accordo sull'istituzione del Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, che contiene anche lo statuto che ne regola il funzionamento.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato accolto dagli applausi al suo arrivo al Consiglio d'Europa a Strasburgo. Ad attenderlo di fronte al Palais de l'Europe c'era il segretario generale dell'organizzazione Alain Berset, che lo ha abbracciato e gli ha detto "benvenuto a casa". Al suo arrivo Zelensky ha salutato anche il presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) Mattias Guyomar e quello dell'assemblea parlamentare Theodoros Rousopoulos, oltre agli ambasciatori dei paesi membri. Molti anche i membri di associazioni ucraine che hanno voluto salutare il presidente.

L'accordo sull'istituzione del Tribunale speciale

Dopo un incontro con Berset è previsto che i due raggiungeranno il comitato dei ministri, l'esecutivo del Consiglio d'Europa, dove Zelensky prima pronuncerà un discorso davanti agli ambasciatori dei 46 paesi membri e poi firmerà con Berset l'accordo sull'istituzione del Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, che contiene anche lo statuto che ne regola il funzionamento. Il presidente ucraino parlerà in seguito all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, riunita questa settimana in sessione plenaria, e risponderà alle domande dei parlamentari. Si tratta della prima visita di Zelensky al Consiglio d'Europa, di cui fa parte anche la Svizzera.

"La sicurezza dell'Europa non si basa sul silenzio"

In vista della firma dell'accordo, Berset aveva detto che "per la prima volta viene creato un tribunale internazionale dedicato al crimine di aggressione. Istituito nell'ambito del Consiglio d'Europa, questo tribunale chiederà conto a chi ha fatto uso della forza in violazione della Carta delle Nazioni Unite, applicando il diritto internazionale senza due pesi e due misure e riaffermando che la sicurezza dell'Europa non si basa sul silenzio o sull'impunità ma sul diritto, sui principi e sull'azione".

I prossimi passi

Il segretario generale ed ex consigliere federale aveva spiegato che il prossimo passo consisterà nella finalizzazione di un documento che i paesi che vogliono sostenere il Tribunale, anche economicamente, dovranno sottoscrivere. La tempistica per l'entrata in azione del tribunale dipenderà dalla velocità con cui gli Stati, anche non membri del Consiglio d'Europa, firmeranno questo documento, e garantiranno i finanziamenti necessari al suo funzionamento. Quest'ultimo punto è "uno dei maggiori ostacoli", aveva osserva Berset, evidenziando al contempo che "dove c'è la volontà c'è una via per raggiungere l'obiettivo".

13 giorni fa
La Russia attacca con i droni, Kiev: "Almeno sei morti"
Lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale ucraino.

È salito a sei morti il bilancio del massiccio attacco lanciato la notte scorsa dalle forze russe su Kiev: lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. I feriti sono almeno 19. Nell'attacco sono stati danneggiati edifici residenziali, un centro commerciale, una stazione della metropolitana e altre strutture.

13 giorni fa
Zelensky: "Oggi a Londra parlerò con gli alleati di difesa"
Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

"Oggi, durante la mia visita in Gran Bretagna, parlerò con i miei partner proprio di questo: della nostra difesa, che dovrebbe diventare la base per una difesa comune molto più forte. E concorderemo anche nuove e forti misure per esercitare pressione sulla Russia e per fermare gli attacchi". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Stanotte "sono stati lanciati dai russi in totale 352 droni, inclusi 159 shahed, e 16 missili. Secondo i dati preliminari, sono stati utilizzati anche sistemi balistici nordcoreani. Una parte significativa dei droni e dei missili è stata abbattuta dai nostri difensori del cielo. Ma non tutti. Nella sola Kiev, cinque condomini sono stati danneggiati. Si tratta di normali edifici residenziali. Al momento, si sa che sei persone sono state uccise. Un'altra persona è stata uccisa da un raid a Bila Tserkva, nella regione di Kiev".

16 giorni fa
Putin detta le condizioni: “incontro con Zelensky? Solo alla fine”
Il presidente russo ha scelto il palco del Forum economico annuale di San Pietroburgo per dare maggiore risonanza alle sue affermazioni, durante un incontro con i rappresentanti di alcune delle più importanti agenzie di stampa internazionali.

Vladimir Putin rilancia sul conflitto in Ucraina affermando che le truppe russe avanzano costantemente "su tutta la linea del fronte" e dicendosi pronto ad incontrare Volodymyr Zelensky, ma solo in una fase finale dei negoziati. E a condizioni vantaggiose per Mosca.

Putin avverte la Germania

Il presidente russo ha scelto il palco del Forum economico annuale di San Pietroburgo per dare maggiore risonanza alle sue affermazioni, durante un incontro con i rappresentanti di alcune delle più importanti agenzie di stampa internazionali. E ne ha approfittato per lanciare un avvertimento alla Germania. Se Berlino consegnerà i missili Taurus all'Ucraina per colpire in profondità il territorio russo, ciò "causerà gravi danni" alle relazioni russo-tedesche, ha detto il capo del Cremlino, giudicando che comunque "questo non avrà alcun effetto sul corso delle operazioni militari" russe.

Cento giorni dalla proposta di pace

Il ministro degli esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha sottolineato che "sono passati esattamente cento giorni da quando l'Ucraina ha accettato incondizionatamente la proposta di pace degli Stati Uniti per un completo cessate il fuoco per porre fine alle violenze e per avviare un vero processo di pace". Un passo che la Russia ha rifiutato, sostenendo che i negoziati possono proseguire anche con i combattimenti in corso per arrivare a una soluzione di pace che comprenda contestualmente la cessazione delle ostilità. Putin ha fatto sapere che solo a quel punto sarebbe disposto ad incontrare Zelensky. Ma "la domanda è chi firmerà" l'accordo, ha aggiunto il capo del Cremlino, tornando a mettere in dubbio la legittimità dell'attuale presidente ucraino, il cui mandato è scaduto nel maggio 2024 senza che si tenessero elezioni a causa della legge marziale.

Scambi di prigionieri ma nessuna risoluzione del conflitto

Due sessioni di trattative dirette tra delegazioni russa e ucraina si sono svolte a Istanbul, portando finora a scambi di prigionieri senza precedenti ma non ancora a passi avanti per una soluzione negoziata del conflitto. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che Mosca è pronta a tenere una terza tornata la settimana prossima, ma Putin non fa passi indietro sulle sue condizioni. La Crimea e le quattro regioni ucraine parzialmente occupate dalle truppe di Mosca, ha affermato il leader russo, sono ormai "parte integrante" della Federazione.

"È ora di costringere la Russia alla pace"

"L'Ucraina resta impegnata per la pace - ha detto il ministro ucraino Sybiha -. Purtroppo la Russia continua a scegliere la guerra, ignorando gli sforzi americani di fermare le uccisioni. È tempo di agire ora e costringere la Russia alla pace".

Il supporto a Trump e le relazioni con la Cina

Intanto, mentre il dialogo tra Mosca e Washington sembra procedere a rilento, Putin si schiera con Donald Trump dicendo che "ha ragione" quando afferma che se fosse stato lui il presidente americano nel 2022 "non ci sarebbe stata la guerra". Ma allo stesso tempo ribadisce la vicinanza alla Cina in una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping. I due leader, fa sapere l'agenzia cinese Xinhua, hanno concordato sul fatto che i loro Paesi debbano "mantenere stretti scambi ad alto livello", fare più sforzi per "promuovere la cooperazione in vari settori" e per "sviluppare in modo approfondito il partenariato strategico globale". Il Cremlino ha annunciato che Putin si recherà in visita in Cina tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre per partecipare ad un vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai e agli eventi commemorativi per l'80esimo anniversario della vittoria sul Giappone e la fine della Seconda guerra mondiale. Il 2 è in programma un vertice bilaterale con Xi.

16 giorni fa
"L'economia russa è sull'orlo della recessione"
Lo ha dichiarato ministro russo dello Sviluppo Economico, Maxim Reshetnikov, nell'ambito del Forum economico internazionale di San Pietroburgo.

Il ministro russo dello Sviluppo Economico, Maxim Reshetnikov, ha dichiarato che la Russia è "sull'orlo di una transizione verso la recessione" e che "tutto dipende dalle decisioni" di politica economica che saranno prese. Lo riporta l'agenzia Interfax.

"Tutto dipende dalle nostre decisioni"

"Secondo i dati, stiamo assistendo a un raffreddamento" dell'economia. "Ma per noi, tutti i dati sono solo uno specchietto retrovisore. Stando all'attuale opinione imprenditoriale, sembra che siamo già, in generale, sull'orlo di una transizione verso una recessione", ha detto Reshetnikov nell'ambito del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Il ministro ha poi precisato di non aver "predetto una recessione" ma di aver detto che la Russia è "sull'orlo" e che "quindi tutto dipende dalle nostre decisioni". "Potremmo avere una stagnazione, ma non una stagflazione", ha poi dichiarato Reshetnikov secondo la Tass.

Un'inflazione del 9,5% nel 2024

La Russia sostiene che il suo Pil sia cresciuto del 4,3% nel 2024, ma secondo gli esperti si tratta di un dato trainato artificialmente dall'aumento della spesa militare legato all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino. E nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata dell'1,4%: il dato più basso in due anni secondo la France-Presse. L'inflazione nel 2024, stando ai dati ufficiali, ha invece raggiunto il 9,5% lo scorso anno, un valore ben al di sopra dell'obiettivo del 4% che si è dato il governo russo. La banca centrale russa in questi anni ha aumentato il tasso di sconto fino al 21% per cercare di frenare l'inflazione, ma a inizio mese lo ha ridotto un po', al 20%.

Un'economia che si sta "raffreddando"

Il ministro russo delle Finanze Anton Siluanov da parte sua ha affermato che l'economia russa si sta semplicemente "raffreddando", ma ha aggiunto che "l'estate segue sempre il freddo", riporta Meduza aggiungendo che la governatrice della banca centrale, Elvira Nabiullina, ha descritto i recenti sviluppi come l'economia che "esce da uno stato di surriscaldamento". "Avevamo una domanda in crescita, ma l'offerta è rimasta indietro, ed è da lì che sono derivati il surriscaldamento e l'inflazione. È abbastanza semplice", ha affermato Nabiullina.

16 giorni fa
Pyongyang loda la "solidità assoluta" dell'alleanza con Mosca
Con il nuovo invio di uomini, Pyongyang punta a consolidare ulteriormente la sua alleanza con la Russia, e la mossa potrebbe probabilmente portare a un aumento delle esportazioni di manodopera nordcoreana, in un momento in cui le esportazioni del Nord verso la Cina restano deboli.

La Corea del Nord ha lodato la "solidità assoluta" della sua alleanza con la Russia e ha riaffermato la validità della cooperazione bilaterale nel primo anniversario della firma del Trattato di mutua difesa tra Pyongyang e Mosca, nell'ambito del loro partenariato strategico globale.

Un nuovo capitolo d'amicizia

È il messaggio celebrativo contenuto in un articolo pubblicato dal Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori, dedicato alla firma a Pyongyang degli accordi del 19 giugno 2024 ad opera del leader supremo Kim Jong-un e del presidente russo Vladimir Putin. Il trattato è definito come l'avvio di "un nuovo capitolo d'amicizia" tra i due Paesi e il risultato della leadership "straordinaria" dei due leader, dimostrando "senza riserve l'assoluta solidità del rapporto di alleanza". In base all'intesa, che impone a una parte di intervenire in aiuto dell'altra "senza indugio" in caso di attacco armato, la Corea del Nord ha schierato circa 14'000 soldati al fianco di Mosca nella guerra del Cremlino all'Ucraina tra ottobre del 2024 e febbraio di quest'anno.

Un sodalizio e una "posizione incrollabile"

In un incontro con il capo della sicurezza russa Sergei Shoigu, all'inizio della settimana, Kim ha deciso di inviare 5'000 operai edili militari e 1'000 genieri nella regione russa del Kursk per la bonifica delle mine e il recupero post-bellico: tutti sviluppi riportati dai media russi, ma non da quelli del Nord. Il Rodong Sinmun ha descritto lo schieramento militare e l'impegno delle truppe nordcoreane nel conflitto come l'attuazione "più esemplare" del trattato. "Si tratta di una posizione incrollabile dei popoli dei due Paesi per approfondire l'amicizia e raggiungere prosperità e benessere reciproci", ha rilevato il quotidiano, secondo cui c'è una crescente cooperazione ad ampio respiro: economico, diplomatico, educativo, sanitario e artistico. Con il nuovo invio di uomini, Pyongyang punta a consolidare ulteriormente la sua alleanza con la Russia, e la mossa potrebbe probabilmente portare a un aumento delle esportazioni di manodopera nordcoreana, in un momento in cui le esportazioni del Nord verso la Cina restano deboli.

20 giorni fa
L'Ucraina: "Ricevuti altri 1'200 corpi dalla Russia"
Lo ha comunicato il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra.

L'Ucraina ha dichiarato di aver ricevuto altri 1200 corpi dalla Russia nell'ambito dell'accordo di scambio raggiunto durante i colloqui di Istanbul all'inizio di questo mese. "Altri 1200 corpi, che la parte russa sostiene appartengano a cittadini ucraini, incluso personale militare, sono stati restituiti all'Ucraina", ha scritto sui social media il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra.

21 giorni fa
Russia: "Putin disponibile a colloqui con Kiev dopo il 22/6"
La notizia segue l'annuncio di una telefonata, avvenuta oggi, tra Trump e Putin.

La Russia "ha espresso la sua disponibilità a proseguire i negoziati con gli ucraini, come concordato, dopo il 22 giugno": lo ha dichiarato il consigliere del Cremlino per la politica estera, Iuri Ushakov, riferendo di una conversazione telefonica tra i presidenti di USA e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin.

La posizione di Trump

Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. "Donald Trump ha preso atto di questa informazione e ha ribadito il suo interesse per la più rapida conclusione del conflitto russo-ucraino", ha dichiarato Ushakov.

21 giorni fa
Russia: Putin e Trump hanno parlato al telefono
Lo riferisce il Cremlino.

Il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump hanno avuto oggi una conversazione telefonica, secondo quanto riferisce il Cremlino.

21 giorni fa
Ucraina-Russia, realizzato un nuovo scambio di prigionieri
Lo hanno dichiarato le parti in conflitto.

Ucraina e Russia hanno condotto un altro scambio di prigionieri di guerra: lo hanno dichiarato le parti in conflitto, in base agli accordi raggiunti a Istanbul (Turchia) all'inizio di questo mese. "Continuiamo a liberare i nostri dalla prigionia russa. Questo è il quarto scambio in una settimana", ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulle reti sociali. "In conformità con gli accordi russo-ucraini (...) un altro gruppo di militari russi è stato rimpatriato dal territorio controllato dal regime di Kiev", ha indicato il Ministero della difesa russo sulla piattaforma di messaggistica Telegram. Poco prima, il quartier generale di Kiev per il trattamento dei prigionieri di guerra aveva riferito che "l'Ucraina ha ricevuto altri 1200 corpi, che, secondo la parte russa, appartengono a cittadini ucraini, incluso il personale militare".

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