Estero
Usa: aereo nell'Hudson, reso pubblico dialogo pilota-torre
Redazione
16 anni fa

La drammatica conversazione tra i controllori di volo e il pilota dell'aereo Us Airways 'atterrato' il 15 gennaio scorso sul fiume Hudson poco dopo il decollo è stata resa pubblica dalla FAA, l'ente per l'aviazione civile degli Stati Uniti. Il dramma inizia quando il pilota del volo 1549, appena decollato dall'aeroporto La Guardia di New York, informa i controllori: "Abbiamo colpito degli uccelli. Stiamo perdendo potenza in entrambi i motori. Tentiamo di tornare al La Guardia". I controllori del traffico chiedono all'aeroporto di sgombrare una pista. "Non ce la facciamo - informa però il pilota - Potremmo finire nell'Hudson. Potremmo provare con un aeroporto in New Jersey?". Ma mentre arriva l'Ok per l'atterraggio nel New Jersey, il pilota, con la perdita di entrambi i motori, prende atto di non avere molte soluzioni: "Non ce la possiamo fare". "Su quale aeroporto volete provare?", chiedono i controllori. Ma il velivolo è già basso sul fiume: "Stiamo per finire nell'Hudson", dice il pilota. A questo punto il velivolo esce dal radar. I controllori si mettono in contatto con i piloti di elicotteri in volo nell'area. "Sta ancora volando?", chiedono. "E' nell'acqua", risponde un pilota. Ma il dramma ha un lieto fine. Il comandante Chesley Sullenberger riesce a far 'ammarare' l'aereo senza che si inabissi. Tutte le 155 persone a bordo sono tratte in salvo dalle imbarcazioni subito accorse. Il pilota è l'ultimo ad abbandonare l'aereo. ATS

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