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Unhcr, rifugiati eritrei in una situazione disperata
Immagine Shutterstock
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Redazione
2 anni fa
È la denuncia odierna dell’Alto commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr). “Sono in lotta per avere abbastanza cibo”

I rifugiati eritrei che vivono nei campi dello Stato regionale etiope del Tigrè versano in una “situazione disperata”: è la denuncia odierna dell’Alto commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr), “profondamente allarmato per il deterioramento delle condizioni affrontate dai rifugiati eritrei nei campi nel Tigrè”, come ha detto il portavoce Boris Cheshirkov ai giornalisti riuniti a Ginevra.

Negli ultimi giorni l’Unhcr è riuscito a raggiungere i campi profughi di Mai Anni e Adi Harush per la prima volta in tre settimane, dopo raid aerei all’interno e vicino ai due siti. “Il nostro personale ha trovato i rifugiati spaventati e in lotta per avere abbastanza cibo, carenti di medicine e con poco a nessun accesso ad acqua pulita”, ha affermato Cheshirkov.

La situazione potrebbe portare ad un aumento del numero delle vittime che si possono prevenire, ha avvisato, specificando che almeno 20 rifugiati sono morti nelle scorse sei settimane per tali condizioni. Cheshirkov ha comunicato che le cliniche nei campi sono chiuse dall’inizio di questo mese, quando hanno esaurito le medicine, e che la mancanza di acqua porta al rischio di malattie a essa legate.

Anche la carestia è motivo di crescente preoccupazione, vista la difficoltà di portare aiuti alimentari nella regione, ha aggiunto, con i rifugiati costretti a vendere vestiti e loro averi per avere del cibo. Cheshirkov ha ammonito che se tale situazione dovesse continuare senza miglioramenti, “più rifugiati moriranno”.

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