Live Crisi in Medio Oriente
Missile vicino all’ambasciatore svizzero in Israele: illeso
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16 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
11 ore fa
Sono 72 i morti - dall'alba - sotto il fuoco israeliano
21 di queste persone erano radunate per ricevere aiuti nel centro e sud dell'enclave.

La protezione civile di Gaza ha dichiarato che il fuoco israeliano ha ucciso almeno 72 persone nella Striscia oggi, tra cui 21 radunate per ricevere aiuti nel centro e sud dell'enclave. Aggiornando una cifra precedente, il portavoce della protezione civile Mahmud Bassal ha dichiarato all'agenzia francese AFP che il bilancio delle vittime è salito a 72, "a causa dei bombardamenti israeliani in corso sulla Striscia di Gaza dall'alba di oggi - 21 di loro erano in attesa di aiuti".

12 ore fa
L'Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz
"L'Iran ha numerose opzioni per rispondere ai suoi nemici e utilizza tali opzioni in base alla situazione", ha affermato Behnam Saeedi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento di Teheran.

L'Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz alla navigazione in risposta all'attacco in corso da parte di Israele. Lo ha affermato Behnam Saeedi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento di Teheran, citato dall'agenzia di stampa Mehr.

Molteplici possibilità di azione

"L'Iran ha numerose opzioni per rispondere ai suoi nemici e utilizza tali opzioni in base alla situazione", ha affermato Saeedi. "La chiusura dello stretto di Hormuz è una delle possibili opzioni per l'Iran", ha affermato. Mehr ha poi citato un altro parlamentare, Ali Yazdikhah, secondo cui l'Iran avrebbe continuato a consentire la libera navigazione nello Stretto e nel Golfo fino a che i suoi vitali interessi nazionali non fossero a rischio.

Pressione sugli USA e i paesi occidentali

"Se gli Stati Uniti entrassero ufficialmente e operativamente in guerra a sostegno dei sionisti, l'Iran avrebbe il legittimo diritto di esercitare pressione sugli Stati Uniti e sui paesi occidentali per ostacolare il transito del loro commercio di petrolio", ha affermato Yazdikhah. Dallo Stretto di Hormuz passa circa il 30% del petrolio globale.

La celere reazione alla minaccia

L'acuirsi della tensione in Medio Oriente e la minaccia di Teheran di chiudere lo stretto di Hormuz spingono i prezzi del petrolio. Il contratto del Wti per luglio registra un aumento del 2% salendo a 76,70 dollari, mentre il Brent si avvicina a 78 dollari: il contratto per agosto è in rialzo dell'1,5% a 77,85 dollari.

12 ore fa
Iran, 24 persone accusate di spionaggio a favore di Israele
La polizia iraniana ha comunicato l'arresto di 24 individui che "stavano spiando per il nemico sionista offline e online".

La polizia iraniana ha annunciato l'arresto di 24 persone accusate di spionaggio a favore di Israele e di voler danneggiare l'immagine del Paese, secondo un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa Tasnim. "Ventiquattro individui che stavano spiando per il nemico sionista offline e online, e che stavano cercando di turbare l'opinione pubblica e di offuscare e distruggere l'immagine del sacro sistema della Repubblica Islamica dell'Iran, sono stati arrestati", ha dichiarato il comandante della polizia di Teheran ovest, Kiumars Azizi.

12 ore fa
"USA in guerra? Decide Trump, sta già facendo molto"
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Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu - citato dal Guardian - nel corso della sua visita all'ospedale Soroka colpito oggi da un raid iraniano.

L'ingresso degli USA nella guerra con l'Iran "è una decisione che spetta al presidente, ma posso dirvi che stanno già dando un grande contributo, perché stanno partecipando alla protezione dei cieli sopra Israele e le sue città". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu - citato dal Guardian - nel corso della sua visita all'ospedale Soroka colpito oggi da un raid iraniano. "Il presidente Trump farà ciò che è meglio per l'America. Mi fido del suo giudizio. È un leader mondiale straordinario, un amico straordinario di Israele e del popolo ebraico", ha aggiunto Netanyahu.

Le parole di Netanyahu

"Faremo ciò che dobbiamo fare, e lo stiamo già facendo. Siamo impegnati a distruggere la minaccia nucleare, la minaccia di un annientamento nucleare contro Israele. Siamo in grado di farlo. Ma devo dire che la partnership con gli Stati Uniti, la partnership con il presidente Trump, con cui parlo quasi ogni giorno, è incredibile. Il tycoon ha dato loro una possibilità attraverso i negoziati. Li hanno presi in giro. Non si prende in giro Donald Trump. Lui si impegna a garantire che l'Iran non avrà un'arma nucleare, e loro non l'avranno", ha dichiarato il premier israeliano.

16 ore fa
Missile vicino all’ambasciatore svizzero in Israele: illeso
Simon Geissbühler e la sua famiglia sono al sicuro dopo l’esplosione a Tel Aviv. La Svizzera rafforza i piani di sicurezza, mentre a Teheran si riduce il personale.

L'ambasciatore svizzero in Israele, Simon Geissbühler, ha vissuto in prima persona la risposta iraniana agli attacchi israeliani. Un missile è caduto nelle immediate vicinanze del suo edificio residenziale a Tel Aviv. Lo ha reso noto su Linkedin lo stesso diplomatico, precisando che lui e la sua famiglia sono al sicuro.

Nessuna ferita per l'ambasciatore

L'incidente è stato confermato a Keystone-ATS dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L'ambasciatore non ha riportato ferite, hanno aggiunto i servizi diretti da Ignazio Cassis, che si sono detti in costante contatto con l'ambasciata svizzera a Tel Aviv. L'esplosione è stata enorme, ha riferito Geissbühler su Linkedin. "Abbiamo sentito l'onda d'urto anche nel nostro bunker". Una volta uscito dal rifugio il diplomatico ha potuto riscontrare "distruzione completa" e la presenza di decine di ambulanze.

Le procedure di emergenza per le rappresentanze svizzere all'estero saranno riviste

Secondo le ultime informazioni, stamane oltre 20 razzi hanno colpito Israele, molti dei quali sono caduti nell'area di Tel Aviv. Secondo i servizi di emergenza, almeno 65 persone sono rimaste ferite, di cui tre in modo grave. La rappresentanza svizzera in Israele ha finora funzionato normalmente. Due accompagnatori (figli o coniugi) del personale hanno lasciato il Paese martedì. La situazione è diversa a Teheran, dove il DFAE ha ridotto la sua presenza a causa della situazione. Cinque cosiddetti "dipendenti trasferibili" hanno lasciato il Paese ieri. Tutte le rappresentanze svizzere all'estero dispongono di piani di sicurezza e di crisi, ha ricordato il DFAE. Le procedure - che comprendono anche procedure di emergenza - saranno riviste e adeguate costantemente.

L'ambasciatrice svizzera Nadine Olivieri Lozano è stata convocata dal Ministero degli esteri iraniano

Il DFAE non ha fornito dettagli supplementari, ma ha ammesso che potrebbe essere chiamato in causa anche l'esercito. Gli specialisti del Distaccamento d'esplorazione 10 potrebbero essere impiegati per sostenere la sicurezza e la gestione delle crisi. L'ambasciatrice svizzera Nadine Olivieri Lozano è ancora a Teheran, insieme ad altre persone. Ieri sera è stata nuovamente convocata dal Ministero degli esteri iraniano, visto che Berna rappresenta gli interessi americani in Iran, ha confermato il DFAE. Quest'ultimo non ha voluto fornire ulteriori dettagli "per motivi di riservatezza".

21 ore fa
Missile iraniano colpisce un ospedale nel sud di Israele
Un attacco missilistico iraniano ha danneggiato l’ospedale Soroka nel sud di Israele. Colpite anche altre aree del Paese, mentre le forze israeliane hanno risposto con raid su Teheran e città vicine, tra cui Karaj.

Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori segnalano gravi danni sulla scena e il rischio di crolli. Quattro zone del centro e del sud di Israele sono state colpite direttamente dai missili balistici lanciati dall'Iran. Secondo le prime informazioni, è stata colpita la città di Gush Dan e ci sono danni a una struttura nel Negev. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver lanciato stanotte nuovi raid aerei su Teheran e zone limitrofe, rendono noto i media dello Stato ebraico. Esplosioni sono state segnalate nella capitale iraniana e nella vicina città di Karaj, secondo fonti locali citate dall'emittente araba Al Jazeera.

un giorno fa
Blitz hacker sulla tv di Stato iraniana
Filmati in cui si incita a scendere in piazza contro il regime degli ayatollah sono stati trasmessi in tv a seguito dell'attacco informatico.

Blitz degli hacker filoisraeliani sulla tv di Stato iraniana, che per alcuni momenti ha trasmesso filmati di varie proteste delle donne in cui si incitava la popolazione a scendere in piazza contro il regime degli ayatollah. Lo afferma il quotidiano Hamshahri, che ha condiviso un video della breve interruzione con un testo che recita: "Gli hacker si sono infiltrati nella televisione di Stato e hanno trasmesso un appello che chiedeva alla gente di scendere in piazza". La tv di Stato iraniana ha poi avvertito gli spettatori che ciò era dovuto "ad attacchi informatici condotti dal nemico sionista".

un giorno fa
Trump non ha ancora deciso sul coinvolgimento Usa in Iran
Lo ha precisato alla Cnn.

Donald Trump non ha ancora preso una decisione su una partecipazione americana alla guerra di Israele contro l'Iran. Il presidente ha spiegato di aver "un'idea" su cosa fare ma le cose cambiano rapidamente e si "può andare da un estremo all'altro", ha detto secondo quanto riportato da Cnn. "La caduta del regime in Iran può accadere", ha detto il presidente statunitense ai giornalisti al seguito.

un giorno fa
L'Iran ha convocato l'ambasciatrice svizzera per le frasi di Trump
Lo rende noto la tv di Stato iraniana.

L'Iran ha convocato venerdì l'ambasciatrice svizzera a Teheran a causa di "dichiarazioni irresponsabili e minacciose del presidente americano" Donald Trump. Lo rende noto la tv di Stato iraniana. Berna rappresenta gli interessi americani in Iran con cui gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche. La tv statale riferisce inoltre che il ministero degli esteri iraniano ha convocato oggi anche l'ambasciatore tedesco "in seguito alle dichiarazioni vergognose del cancelliere" Friedrich Merz "in sostegno all'aggressione di Tel Aviv contro il nostro Paese". In particolare Merz aveva detto che Israele sta facendo "il lavoro sporco per tutti noi" in Iran.

un giorno fa
Aiea: 'Mai detto che Iran sta costruendo un'arma nucleare'
Il direttore Rafael Grossi fa alcune precisazioni in relazione al rapporto dell'Aiea sullo sviluppo del nucleare in Iran citato da Israele.

"Siamo giunti alla conclusione che non possiamo affermare che al momento in Iran ci sia uno sforzo sistematico per produrre un'arma nucleare". Lo ha detto il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, a Sky News. Il rapporto dell'Aiea, ampiamente citato da Israele, ha rilevato che l'Iran sta arricchendo il 60% di uranio, l'unico Paese al mondo a farlo. Quindi "c'erano elementi di preoccupazione", ha spiegato Grossi aggiungendo: "Ma dire che stanno costruendo e fabbricando un'arma nucleare, no, non l'abbiamo detto".

un giorno fa
Tv Iran: 'lanciati missili ipersonici contro Israele'
Stando alla tv iraniana i missili hanno penetrato con successo le difese israeliane.

La tv di Stato iraniana ha annunciato che Teheran ha lanciato missili ipersonici contro Israele. I missili Fattah "hanno penetrato con successo le difese del regime israeliano", ha dichiarato la tv al sesto giorno di guerra.

un giorno fa
'Internet quasi interamente bloccato in Iran'
Lo riferisce NetBlock, organismo britannico di sorveglianza del web.

È "quasi interamente bloccata" la connessione a Internet in Iran, secondo informazioni raccolte da NetBlocks, organismo britannico di sorveglianza del web. L'informazione segue ripetute segnalazioni rimbalzate al riguardo negli ultimi due giorni dal Paese. Non è chiaro se il blocco sia frutto di cyber-attacchi israeliani o anche di restrizioni interne imposte dalle autorità di Teheran in funzione anti-infiltrazioni.

un giorno fa
Escalation tra Iran e Israele, cosa succede? Il punto delle 19
Raid incrociati, minacce di Khamenei, risposta di Trump e allarme globale: Teheran rivendica l’uso di missili ipersonici, Israele colpisce infrastrutture strategiche. In campo anche hacker, ostaggi e pressioni diplomatiche.

La crisi tra Iran e Israele ha vissuto una nuova giornata di tensione e scontri, con scambi di missili, attacchi aerei, dichiarazioni bellicose e allarmi internazionali. Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno colpito oltre 40 obiettivi militari in Iran occidentale, inclusi siti missilistici, depositi di armi e un lanciatore pronto al lancio. Teheran, dal canto suo, ha confermato l’utilizzo di missili ipersonici e ha annunciato di aver abbattuto un caccia F-35 israeliano nei pressi di Varamin. Nella notte, sirene antiaeree hanno risuonato a Tel Aviv, Gerusalemme, nel Golan e nel centro del Paese, con l’intercettazione di parte dei missili lanciati dall’Iran. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato la distruzione di due impianti di produzione di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio a Teheran e Karaj, colpiti nei raid israeliani.

Khamenei: “La battaglia ha inizio”

La Guida suprema iraniana, Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che l’Iran “non mostrerà alcuna pietà per i sionisti” e ha accusato Israele di aver commesso “un errore enorme” attaccando i suoi siti nucleari. “La battaglia ha inizio”, ha scritto su X, avvertendo che qualsiasi attacco americano sarà ricambiato con un “danno irreparabile”. Dall’altra parte, il ministro israeliano Israel Katz ha annunciato che "l'aeronautica ha appena distrutto la sede della sicurezza interna del regime iraniano: il principale braccio della repressione del dittatore iraniano". Una colonna di fumo bianco è stata osservata nel sud-est di Teheran, mentre esplosioni hanno scosso l’area orientale della capitale. "Continueremo a colpire i simboli del potere e a colpire il regime degli ayatollah ovunque", ha aggiunto Katz.

Trump: “L’Iran si arrenda senza condizioni”. Ma Teheran smentisce

Il presidente americano Donald Trump ha ribadito che gli Stati Uniti esigono una “resa incondizionata” da Teheran, escludendo per ora attacchi diretti alla Guida Suprema iraniana, ma lasciando intendere che “l’Iran è nei guai e vuole negoziare”. Secondo fonti del Washington Post, senza un maggiore supporto americano, Israele potrebbe esaurire le proprie capacità di difesa missilistica entro 10–12 giorni. In seguito Trump ha detto ai giornalisti che "gli iraniani hanno suggerito di venire alla Casa Bianca a negoziare. Io non posso andare lì con tutto quello che sta succedendo", ha aggiunto. Dal canto suo, la missione iraniana presso l'Onu ha replicato alle parole di Trump. "Nessun funzionario iraniano ha mai chiesto di strisciare ai cancelli della Casa Bianca", ha affermato citato da Sky News. "L'unica cosa più spregevole delle sue bugie è la sua codarda minaccia di 'eliminare' la Guida Suprema dell'Iran. "L'Iran NON negozia sotto costrizione, NON accetterà la pace sotto costrizione, e certamente NON con un guerrafondaio". L'Iran "risponderà a qualsiasi minaccia con una contro-minaccia e a qualsiasi azione con misure di reciprocità."

Paura all’estero, si muove la diplomazia

Il conflitto ha ripercussioni anche su cittadini stranieri: due ostaggi francesi detenuti in Iran, Cécile Kohler e Jacques Paris, risultano dispersi da settimane e i loro familiari hanno lanciato un appello alla diplomazia francese affinché ne garantisca l’incolumità. Intanto, il primo volo di rimpatrio per israeliani bloccati all’estero è atterrato oggi a Tel Aviv da Cipro. Il gruppo hacker filo-israeliano The Predatory Sparrow ha rivendicato un cyberattacco contro Nobitex, il principale exchange di criptovalute iraniano, accusato di finanziare il terrorismo. Nei giorni scorsi, lo stesso gruppo aveva colpito anche la banca centrale iraniana. In parallelo, i pasdaran hanno blindato la sede della tv pubblica iraniana dopo i bombardamenti, mentre aumentano i timori per possibili infiltrazioni del Mossad.

Turchia e Cina chiedono de-escalation

Sul fronte diplomatico, il presidente turco Erdogan ha definito “legittima” la difesa dell’Iran contro il “terrorismo di Stato” israeliano, accusando Netanyahu di aver “sorpassato Hitler nel genocidio”. La Cina, invece, ha chiesto agli Stati Uniti di fare pressione su Israele per favorire una de-escalation e ha esortato tutte le parti a rispettare la sovranità degli Stati.

un giorno fa
Sirene a Tel Aviv, esplosioni per missili intercettori
Lo riferisce l'Ansa.

Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv per il lancio di missili dall'Iran. Lo constata l'ANSA sul posto. Intanto, si possono udire le esplosioni dei missili intercettori israeliani.

un giorno fa
Nuovo lancio di missili dall'Iran verso Israele
I sistemi di difesa stanno lavorando per intercettare i lanci.

Il Comando del Fronte Interno dell'Idf ha dichiarato che nei prossimi minuti dovrebbero scattare gli allarmi a Tel Aviv, nel blocco di Dan, nella Sefela, in Cisgiordania e a Lachish, per la prima volta da ieri sera. Secondo un portavoce dell'Idf si tratta di missili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano. I sistemi di difesa stanno lavorando per intercettare i lanci.

2 giorni fa
Idf: "25 caccia hanno colpito 40 obiettivi in Iran questa mattina"
tra gli obiettivi vi erano infrastrutture missilistiche, depositi di armi e personale militare del regime iraniano.

L'IDF ha annunciato che circa 25 jet dell'Aeronautica israeliana hanno colpito questa mattina, sotto la direzione dell'intelligence militare, più di 40 obiettivi militari in Iran occidentale. Secondo il comunicato, tra gli obiettivi vi erano infrastrutture missilistiche, depositi di armi e personale militare del regime iraniano. Nella notte è stato distrutto anche un lanciatore di missili del tipo Emad, già armato e pronto al lancio verso Israele.

2 giorni fa
Mosca: "Un intervento degli Usa contro l'Iran sarebbe destabilizzante"
Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov.

La Russia mette in guardia gli Usa da un intervento diretto nella guerra contro l'Iran, avvertendo che destabilizzerebbe in modo drammatico la situazione in Medio Oriente. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov all'agenzia Interfax. Ryabkov ha aggiunto che Mosca continua a mantenere contatti sia con l'Iran sia con Israele. Commentando la possibile "fornitura di un aiuto militare diretto a Israele", Ryabkov ha detto: "Mettiamo in guardia Washington contro queste opzioni, anche a livello di speculazioni. Questo sarebbe un passo che destabilizzerebbe radicalmente l'intera situazione". Da parte sua Serghei Naryshkin, capo dei servizi d'intelligence russi per l'estero, ha detto che vengono mantenuti contatti "con le agenzie di intelligence competenti in Iran e Israele".

2 giorni fa
Erdogan: "È legittimo per l'Iran difendersi"
Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

"È naturale e legittimo per l'Iran difendersi contro il terrorismo di Stato di Israele". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, dove ha aggiunto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha "sorpassato Hitler nel genocidio". Secondo quanto riferisce Anadolu, Erdogan ha detto che tutte le istituzioni di Ankara "sono in allerta", nel contesto del conflitto tra Iran e Israele. "Stiamo monitorando attentamente gli attacchi terroristici di Israele contro l'Iran. Tutte le nostre istituzioni sono in allerta per i potenziali effetti di questi attacchi sulla Turchia", ha aggiunto il presidente turco. "Ci siamo preparati e ci stiamo preparando per ogni possibile sviluppo e scenario negativo", ha detto Erdogan, aggiungendo che il governo di Ankara "è pienamente impegnato a salvaguardare gli interessi, la pace, l'unità e la sicurezza della Turchia" e che sta facendo "tutto il possibile per fermare questa aggressione disumana contro Gaza, la Siria, il Libano, lo Yemen e il nostro vicino Iran".

2 giorni fa
Khamenei risponde a Trump: "Se ci attaccate, subirete un danno irreparabile"
Lo ha detto la guida suprema ayatollah Ali Khamenei.

Se gli USA dovessero attaccare l'Iran, saranno ricambiati con un "danno irreparabile". L'ha detto la guida suprema ayatollah Ali Khamenei in un discorso televisivo. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale IRNA. "Chiunque conosca l'Iran, il suo popolo e la sua storia non si rivolgerebbe mai a questa nazione con toni minacciosi, poiché l'Iran non si arrenderà" ha affermato Khamenei. "Gli americani sappiano che qualsiasi intervento militare da parte loro sarà senza dubbio ricambiato con un danno irreparabile", ha continuato il capo del regime iraniano.

"Questa nazione non si sottometterà mai"

Khamenei ha elogiato il comportamento del popolo iraniano di fronte all'aggressione: "Il popolo iraniano si oppone fermamente alla guerra imposta, così come si opporrà con altrettanta fermezza alla pace imposta; questa nazione non si sottometterà mai a imposizioni di alcuno". Israele ha commesso un "errore enorme" bombardando i siti militari e nucleari iraniani, oltre che infrastrutture non militari. E per questo verrà "punito", ha proseguito la Guida suprema iraniana, stando a quanto riferito dai media iraniani. Il popolo iraniano, ha aggiunto Khamenei, non dimenticherà il sangue versato dai "martiri", vittime dei raid israeliani, e l'attacco contro il loro territorio. Khamenei ha poi "lodato il comportamento fermo, coraggioso e tempestivo della nazione iraniana".

2 giorni fa
La Cina: "Gli USA premano su Israele e aiutino per una de-escalation"
Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.

La Cina è "profondamente preoccupata per gli attuali sviluppi" del conflitto tra Israele e Iran, ed esorta "i Paesi con particolare influenza su Israele a mantenere una posizione obiettiva ed equa". Il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, su quanto scritto da Donald Trump sui social di non avere intenzione "per ora" di uccidere il leader iraniano Ali Khamenei e sull'invito a Teheran ad "arrendersi senza condizioni", ha sollecitato gli USA "ad assumersi le proprie responsabilità e a svolgere un ruolo positivo e costruttivo nel ridurre l'escalation e nell'impedire l'espansione del conflitto", secondo i media statali. "Ci opponiamo a qualsiasi azione che violi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e che leda la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale di altri Paesi", ha aggiunto Guo, nel corso del briefing quotidiano. "Un'ulteriore escalation delle tensioni in Medio Oriente non serve gli interessi di alcuna delle parti coinvolta", ha aggiunto il portavoce.

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