
Le chance di una soluzione diplomatica sono maggiori di quelle di una escalation militare in Ucraina. Lo afferma la presidenza ucraina.
“Le possibilità di trovare una soluzione diplomatica per la riduzione dell’escalation sono considerevolmente maggiori della minaccia di un’ulteriore escalation”, ha affermato Mykhailo Podoliak, consigliere del capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, dopo essere stato avvertito dall’intelligence statunitense che Mosca ha intensificato i suoi preparativi per un’invasione su vasta scala dell’Ucraina.
“Una significativa concentrazione di truppe russe vicino ai nostri confini (...) è stata mantenuta dalla scorsa primavera”, ma per “effettuare massicce pressioni psicologiche”, la Russia sta effettuando “massicce rotazioni”, manovre e movimenti di armi, ha proseguito il funzionario in alcune dichiarazioni scritte forniti all’AFP dal servizio stampa della presidenza.
Tuttavia, l’Ucraina e i suoi alleati occidentali devono “essere pronti per tutti gli scenari e stiamo eseguendo questo compito al 100%”, ha inoltre affermato Podoliak.
“Non credete a previsioni apocalittiche”
“Non credete alle previsioni apocalittiche”. E’ quanto afferma oggi su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo che l’amministrazione americana, attraverso il New York Times, è tornata a lanciare un allarme per una possibile invasione russa dell’Ucraina che potrebbe portare alla caduta di Kiev in due giorni e provocare fino a 50.000 morti civili.
“Capitali diverse - afferma Kuleba - hanno scenari diversi, ma l’Ucraina è pronta a qualsiasi sviluppo. Oggi l’Ucraina ha un forte esercito, un sostegno internazionale senza precedenti e la fiducia degli ucraini nel loro Paese”.
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