
Sono salite a cinque le vittime mortali indirette del maxi blackout che ieri ha messo in ginocchio la Spagna. Un'anziana coppia di ottantenni con il figlio di 56 anni sono morti la scorsa notte per intossicazione da monossido di carbonio, nella regione settentrionale della Galizia. Uno dei coniugi aveva bisogno di un respiratore come supporto vitale e ieri la famiglia aveva utilizzato un generatore di energia per mantenerlo in funzionamento. Secondo agenti della guardia civile, che hanno recuperato questa mattina i cadaveri dei tre congiunti nella loro abitazione, assieme ai vigili del fuoco e ai medici legali dell'Istituto forense della Galizia, si indaga se la morte sia avvenuta per inalazione di monossido dovuta al cattivo funzionamento del generatore elettrico. A lanciare l'allarme, una lavoratrice del servizio di assistenza a domicilio del Comune, che si era recata stamattina al lavoro. I cadaveri di F.D.R, di 81 anni, di sua moglie A.F.M. di 77 anni e del figlio J.F.D:F, di 56 anni, ritrovati nella villetta unifamiliare in cui abitavano a Taboadella, una località a 14 km da Ourense, saranno sottoposti a esame autoptico nelle prossime ore.
Altri decessi
La quarta possibile vittima del black out, che ha costretto ieri gli spagnoli a ricorrere a mezzi di fortuna per l'illuminazione domestica, è una donna morta ieri sera nell'incendio della sua abitazione nel distretto di Carabanchel, a Madrid. La polizia nazionale indaga sulle cause dell'incendio che secondo i vigili del fuoco avrebbe avuto origine da una candela accesa in una delle stanze della casa. Quando sono intervenuti i pompieri la donna era già morta, riportano i media iberici, fra i quali El Pais. Un'altra donna di 46 anni ad Alzira (Valencia) nel sudest spagnolo, che era collegata a un respiratore per l'ossigeno come supporto vitale, è morta dopo che la macchina è rimasta senza corrente per il collasso della rete elettrica che alle 12:33 ha ieri messo in ginocchio la Spagna. Lo segnala la direzione di polizia della Comunità Valenziana. Una chiamata alla sala operativa di polizia è arrivata alle 13:00, ma quando gli agenti sono giunti sul posto, la donna, che soffriva una patologia polmonare, già non respirava e sono state inutili le manovre di rianimazione.