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Un intervento con una colla acrilica salva la vita a una neonata
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Ats
13 ore fa
È successo all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Dopo due operazioni di chirurgia vascolare a distanza di pochi giorni, la piccola ha ripreso a respirare da sola.

Per la salvare la vita a una neonata è stata usata una colla. È successo a Torino, dove l'abbinamento fra le tecnologie del XXI secolo e i vecchi rimedi di una volta ha risolto il drammatico caso di una piccina affetta da una gravissima malformazione vascolare al fegato. Il complesso degli interventi è stato effettuato nella sala di emodinamica dell'ospedale infantile Regina Margherita.

L'intervento dei medici

La lesione, diagnosticata prima della nascita, produceva una specie di cortocircuito nella circolazione del sangue, che andava e veniva dal cuore senza nutrire una serie di organi. Per riparare la malformazione bisognava innanzitutto arrivarci, attraversando i minuscoli vasi sanguigni della bimba (l'aorta, che è il più grande, ha un diametro massimo di qualche millimetro). I medici, con una procedura innovativa, si sono serviti di speciali cateteri.

La colla utilizzata è molto simile all'Attak

A quel punto, però era necessario otturare il canale in qualche modo: con le debite proporzioni, era come sbarrare un fiume in piena. Ed è qui che è entrata in gioco la colla. Si tratta di un preparato per uso chirurgico che, come spiegano alla Città della Salute, è in tutto e per tutto simile all'Attak: "Emana pure lo stesso odore". Il professor Mauro Bergui, responsabile della Neuroradiologia interventistica, è conosciuto nell'ambiente come uno dei pochi specialisti in tutta Europa che ancora la usano. E lui ci scherza sopra: "Ho quasi 62 anni, sono un boomer e mi servo di soluzioni da boomer". La colla, trattata con sostanze specifiche, è prodotta da un'azienda italiana. È considerata molto efficace, ma difficile da maneggiare e non esente da rischi. Nel caso della bimba, però, alla Città della Salute avevano concluso che non c'era altro modo.

La piccola ha ripreso a respirare da sola

Gli operatori di una folta equipe multidisciplinare degli ospedali Regina Margherita e Molinette sono intervenuti in due occasioni, a 6 e 13 giorni di vita della neonata. L'effetto è stato immediato. La pressione si è alzata, il polmone si è decongestionato e reni, fegato e cervello hanno ripreso ad essere irrorati normalmente. La piccola ha ripreso a respirare da sola, è ricoverata in rianimazione e 'per la prima volta può guardare al futuro con una prospettiva di crescita normale'.