Estero
Ue: Pse, no a Barroso, ma il partito è diviso
Redazione
16 anni fa

José Manuel Durao Barroso "non ha la nostra fiducia" per cui "è necessario rimandare la sua nomina". Questa la richiesta avanzata da Paul Nyrup Rasmussen, presidente del Pse, il Partito socialista europeo, e da Martin Schulz, capogruppo al Parlamento europeo. "Chiedo ai primi ministri socialisti e socialdemocratici - ha affermato Schulz al termine del vertice del partito - di non prendere decisioni al Consiglio europeo e di non chiedere al Parlamento europeo di votare la nomina di Barroso a luglio". Secondo Schulz due sono le ragioni che devono portare a ritardare la decisione. La prima è di carattere procedurale, visto che "il Parlamento europeo non è ancora costituito" e non c'é quindi il tempo "per discutere a fondo il suo programma e per pianificare le audizioni necessarie". L'altro motivo riguarda invece i contenuti del lavoro svolto dal portoghese a guida della Commissione. "Barroso non ha la nostra fiducia", riassume Schulz. Non tutti nel Pse la pensano però come Schulz e Rasmussen. Il premier portoghese José Socrates, quello austriaco Werner Faymann e il collega bulgaro Sergei Stanishev, hanno annunciato il loro sostegno alla riconferma di Barroso. E anche lo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, che ha disertato il vertice del Pse per "problemi di traffico", appoggia il portoghese. Una posizione che indebolisce la richiesta del Pse, che peraltro non ha presentato alternative a Barroso. ATS

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