Estero
Ue: 5'000 agricoltori in rivolta a Lussemburgo
Redazione
16 anni fa

Al grido "subito un piano di ripresa per gli agricoltori europei; vogliamo la parte che ci spetta", 5'000 produttori giunti da tutta Europa, secondo le organizzazioni, 3'000 per le forze dell'ordine, hanno manifestato oggi a Lussemburgo tutta la loro collera per la crisi a cui sono confrontati da mesi: per un litro di latte ricevono in media 24 centesimi, con cui non riescono a coprire i costi di produzione, mentre il consumatore per acquistarlo deve pagare sette volte tanto. All'interno del Consiglio Ue il ministro per le politiche agricole e alimentari Luca Zaia ha messo in guardia i partner europei: "Le quote latte non si toccano - ha detto - e non si toccano i risultati del bilancio di salute della politica agricola comune" che prevede aumenti annuali delle quote di fino al marzo 2015 quando il sistema europeo dovrebbe cessare. Fuori dal Palazzo la manifestazione ha assunto toni duri, la tensione era palpabile con tentativi di trasformare la protesta in una vera e propria rivolta. Prima, con il lancio di uova che tra le 'vittime' ha fatto il segretario generale delle organizzazioni agricole europee, Pekka Pesonenn; poi tentando di forzare le barriere tenute dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa, bruciando cassonetti e vecchi pneumatici. E' evidente che siamo in un momento di particolare difficoltà per il settore lattiero caseario - ha tenuto a sottolineare il ministro per il politiche agricole e alimentari Luca Zaia - e a questo proposito voglio manifestare - ha aggiunto - la mia solidarietà agli allevatori che hanno protestato" . Sulla crisi del latte il confronto ministeriale è stato più che mai vivace. "Sappiamo che il problema è il mercato - ha indicato Zaia - c'è più latte di quello che si consuma, e bisogna fare in modo di investire in comparti per aumentarne l'utilizzo". Il ministro ha poi suggerito "un progetto sulla trasparenza della formazione dei prezzi" aggiungendo "che è anche necessario parlare alla grande distribuzione". Meno diplomatica, la commissaria europea all'agricoltura Mariann Fischer Boel: "Non ho soluzioni miracolose - ha detto - e sarebbe irresponsabile aumentare le aspettative per i produttori. Il prezzo del latte al produttore è crollato e la responsabilità spetta al settore del commercio". ATS

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