
Donald Trump ritiene che Vladimir Putin sia pronto a un accordo e che la minaccia di sanzioni abbia probabilmente giocato un ruolo importante nella decisione di Mosca di chiedere un incontro. Lo ha detto il presidente statunitense in un'intervista radiofonica, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. "Faremo del nostro meglio e penso che alla fine otterremo un buon risultato", ha messo in evidenza il tycoon, che ha aggiunto di avere in mente tre luoghi per un possibile incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
"Non penso ci sarà un cessate il fuoco immediato"
Tornando al vertice di domani, Trump ha sottolineato che "Putin sa che sono il più duro con cui abbia mai avuto a che fare", anche se "la guerra in Ucraina è probabilmente la più difficile da fermare". Il presidente statunitense ha poi spiegato che se l'incontro con Putin andrà male non chiamerà nessuno, mentre se andrà bene chiamerà Zelensky. In ogni caso "non penso ci sarà un cessate il fuoco immediato", ha concluso il tycoon.
Conferenza stampa congiunta
Non è in programma una dichiarazione scritta congiunta di Trump e Putin dopo l'incontro in Alaska, ma i due presidenti riferiranno i risultati dell'incontro in una conferenza stampa congiunta. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass. "Non è atteso un documento, niente è stato preparato", ha sottolineato Peskov. "Ma poiché ci sarà una conferenza stampa congiunta, il presidente (Putin) illustrerà naturalmente la portata degli accordi che potrà raggiungere", ha sottolineato ancora il portavoce.