
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un vertice a tre con i presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin, nel tentativo di costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco. Intanto 50'000 soldati russi vengono schierati al fronte di Sumy. "Siamo pronti per il formato Trump-Putin-io", ha dichiarato ieri il presidente ucraino in una conferenza stampa sotto embargo fino a stamattina. "Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi preoccupa. Sono pronto per qualsiasi formato", ha aggiunto.
Zelensky: "Ci aspettiamo sanzioni dagli Usa"
Il leader ucraino ha inoltre affermato che "ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti", in particolare "contro il settore energetico e il sistema bancario russo", in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco. Secondo Zelensky, Kiev non ha ancora ricevuto da Mosca il "memorandum" menzionato la scorsa settimana dalla Russia, che dovrebbe delineare le condizioni russe per un accordo di pace duraturo. "Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente" una volta ricevute, ha aggiunto il presidente ucraino.
Soldati russi schierati
In precedenza, la diplomazia russa aveva affermato che avrebbe inoltrato questo documento a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri su larga scala dello scorso fine settimana. Per quanto riguarda la situazione sul terreno, Zelensky ha affermato che la Russia sta schierando "più di 50'000" soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una "zona cuscinetto" all'interno del territorio ucraino. "Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50'000", ha dichiarato Zelensky ai media.