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Zelensky propone un incontro a tre con Trump e Putin
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20 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
20 ore fa
Zelensky propone un incontro a tre con Trump e Putin
Il leader ucraino ha anche affermato di aspettarsi “sanzioni dagli Stati Uniti", in particolare contro il settore energetico e il sistema bancario russo, in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un vertice a tre con i presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin, nel tentativo di costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco. Intanto 50'000 soldati russi vengono schierati al fronte di Sumy. "Siamo pronti per il formato Trump-Putin-io", ha dichiarato ieri il presidente ucraino in una conferenza stampa sotto embargo fino a stamattina. "Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi preoccupa. Sono pronto per qualsiasi formato", ha aggiunto.

Zelensky: "Ci aspettiamo sanzioni dagli Usa"

Il leader ucraino ha inoltre affermato che "ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti", in particolare "contro il settore energetico e il sistema bancario russo", in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco. Secondo Zelensky, Kiev non ha ancora ricevuto da Mosca il "memorandum" menzionato la scorsa settimana dalla Russia, che dovrebbe delineare le condizioni russe per un accordo di pace duraturo. "Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente" una volta ricevute, ha aggiunto il presidente ucraino.

Soldati russi schierati

In precedenza, la diplomazia russa aveva affermato che avrebbe inoltrato questo documento a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri su larga scala dello scorso fine settimana. Per quanto riguarda la situazione sul terreno, Zelensky ha affermato che la Russia sta schierando "più di 50'000" soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una "zona cuscinetto" all'interno del territorio ucraino. "Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50'000", ha dichiarato Zelensky ai media.

2 giorni fa
Mosca: "La bozza di un memorandum conterrà possibili date per l'intesa"
Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo.

La Russia continua a lavorare alla preparazione di un memorandum sull'Ucraina che includerà i principi e le potenziali date dell'accordo. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova in un briefing ripreso dalla Tass. "La Russia continua a sviluppare una bozza di memorandum relativa al futuro trattato di pace, definendo diversi aspetti, come i principi dell'accordo, i tempi del potenziale accordo di pace e l'eventuale cessate il fuoco per un certo periodo di tempo qualora vengano raggiunti accordi pertinenti", ha affermato. "Non appena sarà redatto il memorandum, verrà presentato a Kiev. Speriamo che la parte ucraina stia svolgendo un lavoro simile e che condividerà con noi le sue opinioni non appena riceverà il documento dalla Russia", ha aggiunto la Zakharova.

Per la pace "c'è bisogno di tempo"

Da parte sua il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che il processo di pace in Ucraina è "complesso e, naturalmente, c'è bisogno di tempo". "È chiaro - ha affermato citato dall'agenzia Ria Novosti - che non tutto è semplice. È chiaro che vorremmo che tutto avvenisse più presto, ma la materia relativa alla soluzione delle cause di fondo del conflitto ucraino è così complessa che c'è bisogno di tempo. Il lavoro procede". Peskov ha anche condannato i continui attacchi ucraini con droni contro il territorio russo, affermando che "come minimo, non contribuiscono a fare avanzare il processo di pace". Il portavoce ha inoltre affermato che le critiche rivolte dal presidente americano Donald Trump a quello russo Vladimir Putin per i bombardamenti sull'Ucraina non ostacoleranno le trattative tra Mosca e Washington per un nuovo scambio di prigionieri. "È chiaro che le parti russa e americana non dovrebbero e non possono concordare su tutto, ci saranno sempre alcune differenze, ma la volontà politica di attuare gli accordi raggiunti c'è e il lavoro continua", ha detto Peskov.

"La Russia continua a perdere tempo"

Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha subito reagito su X affermando che "la Russia continua a prendere tempo, a elaborare 'qualcosa' e a rifiutarsi di cessare il fuoco: una tipica tattica dilatoria volta a evitare la responsabilità delle uccisioni e a cercare di sfuggire a sanzioni più severe. È tempo di porre fine a questa attesa infinita: la Russia dovrà affrontare ulteriori sanzioni".

3 giorni fa
Mosca: "È pericoloso togliere i limiti di gittata alle armi fornite a Kiev"
Lo riporta l'agenzia Interfax citando un'intervista al portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha definito "piuttosto pericolose, se venissero prese" le decisioni dei Paesi europei di rimuovere le restrizioni sulla gittata delle armi fornite all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax citando un'intervista a Peskov del giornalista Aleksandr Yunashev. "Queste potenziali decisioni, se mai venissero effettivamente prese, sono in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni a raggiungere una soluzione politica", ha dichiarato Peskov. Il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato che Berlino e altri alleati occidentali di Kiev hanno rimosso le restrizioni alla gittata delle armi inviate all'Ucraina.

3 giorni fa
"Le armi inviate a Kiev non hanno più limiti di gittata"
Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

"Non ci sono più restrizioni di raggio d'azione sulle armi fornite all'Ucraina, né da parte britannica, né da parte francese, né da parte nostra, né da parte americana". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz intervenendo all'Europa Forum della rete Wdr. Merz ha quindi affermato che "ora l'Ucraina può difendersi anche attaccando posizioni militari in Russia, ad esempio. Fino a qualche tempo fa non poteva farlo, adesso può farlo". "Un Paese che può difendersi solo da un attacco sul proprio territorio non si difende adeguatamente", ha spiegato. Secondo Merz, il presidente russo Vladimir Putin interpreta le offerte di dialogo come una debolezza: "Nessuno può accusarci seriamente di non aver esaurito tutti i mezzi diplomatici a disposizione", ha aggiunto.

3 giorni fa
Trump: "Putin è impazzito, sta uccidendo molte persone"
Il presidente statunitense ha aggiunto che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla "caduta" della Russia. Ma non ha risparmiato critiche neppure al presidente ucraino: Volodymyr Zelensky: "Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi.".

"Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sottolineando che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla "caduta" della Russia. "Ho sempre detto che voleva tutta l'Ucraina, non solo una parte, e forse sta iniziando a rivelarsi giusto, ma se lo fa porterà alla caduta della Russia", ha aggiunto il tycoon sul suo social Truth.

Non si escludono sanzioni

Il presidente russo Vladmir Putin "è impazzito. Sta uccidendo molte persone. Missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione", ha detto ancora Trump, aggiungendo di non escludere sanzioni alla Russia. Il tycoon ha attaccato Putin, ma non ha risparmiato critiche nemmeno al presidente ucraino: Volodymyr Zelensky "non fa un favore al suo Paese parlando come fa. Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi. Non mi piace, è meglio che smetta", afferma. La guerra in Ucraina "non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump. Io sto solo aiutando a mettere fine a un conflitto iniziato da una grossa incompetenza e odio", ha concluso Trump.

4 giorni fa
Completato lo scambio di prigionieri, 303 per parte
Si conclude così l'accordo per lo scambio di mille prigionieri per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto l'agenzia Tass.

L'ultima tranche di 303 prigionieri russi e altrettanti ucraini sono stati scambiati oggi fra Mosca e Kiev. Si conclude così l'accordo per lo scambio di mille prigionieri per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto l'agenzia Tass. In un post su Telegram, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha confermato l'avvenuto scambio con la Russia. "303 difensori ucraini a casa. È stata completata la terza parte dello scambio 1000x1000 concordato in Turchia. Oggi tornano i soldati del nostro esercito, della Guardia Nazionale, del Servizio di Frontiera dello Stato e del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato", scrive il presidente ucraino.

4 giorni fa
Zelensky: "domenica la terza fase di scambio dei prigionieri"
In totale, 697 ucraini sono già rientrati nel paese, ha affermato Zelensky.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che domani si terrà la terza fase dello scambio di prigionieri con la Russia. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. "Lo scambio è proseguito oggi - ha affermato il leader ucraino nel suo discorso serale -. Altri 307 nostri soldati sono stati rimpatriati. Soldati semplici e sergenti. La maggior parte proviene dalle Forze Armate ucraine. Di tutte queste persone, 273 sono state catturate nella regione di Donetsk, una parte significativa - nel 2022 - proveniva anche dai territori di Kherson, Zaporizhzhia, Kharkiv e Luhansk.

In totale rimpatriati 697 ucraini

In totale, 697 ucraini sono già rientrati in patria in due giorni di scambi", ha concluso Zelensky, aggiungendo che "domani ci sarà la terza fase" di scambio con Mosca.

5 giorni fa
Avvenuto il secondo scambio di prigionieri, 307 per parte
Si tratta con oggi della seconda fase di uno scambio record di prigionieri tra Kiev e Mosca.

La Russia ha reso noto che è avvenuto il secondo scambio di prigionieri, 307 da ciascuna parte, con l'Ucraina. Si tratta con oggi della seconda fase di uno scambio record di prigionieri tra Kiev e Mosca. "Il 24 maggio, in conformità con gli accordi russo-ucraini conclusi il 16 maggio a Istanbul, altri 307 militari russi sono stati rimpatriati" dall'Ucraina, ha affermato il Ministero della Difesa russo in una nota, aggiungendo che questi militari si trovano attualmente in Bielorussia, dove stanno ricevendo "assistenza medica e psicologica". Da parte sua, su Telegram il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky,a scritto che "altri 307 difensori ucraini sono a casa. Oggi è il secondo giorno dello scambio 1.000 per 1.000, concordato in Turchia. In soli due giorni sono già state rimpatriate 697 persone. Ci aspettiamo una continuazione anche domani".

6 giorni fa
È cominciato il maxi scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina
Ne danno notizia le agenzie russe.

Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. Ne danno notizia le agenzie russe. La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il Ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, riporta Sky News. I 390 rilasciati sono stati consegnati dagli ucraini alla Bielorussia, da dove rientreranno in patria. Lo rendono noto le agenzie russe.

6 giorni fa
Kiev: "Svizzera disponibile a ospitare colloqui di pace"
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Lo ha affermato il capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.

La Svizzera è sempre pronta a ospitare futuri colloqui internazionali per una risoluzione del conflitto in Ucraina. Lo dichiara Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino. Yermak ha affermato di avere avuto sul tema una conversazione con Gabriel Lüchinger, capo della Divisione Sicurezza internazionale del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

A Roma

Lo scambio segue l'incontro e gli accordi intercorsi tra Zelensky e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, avvenuto domenica scorsa a Roma, in occasione della Messa di inizio pontificato di Leone XIV. Yermak ha informato Lüchinger sui contenuti dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul.

Tre sedi

Recentemente, Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina sta valutando assieme ai suoi partner la possibilità di un nuovo ciclo di negoziati. Secondo il leader ucraino, sono tre le sedi attualmente prese in considerazione per tale incontro: Istanbul, il Vaticano o la Svizzera.

9 giorni fa
Zelensky: "Pronti a negoziare in Turchia, Vaticano o Svizzera"
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Lo ha scritto sui social il presidente ucraino, aggiungendo che "serve una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi". Zelensky ha anche sottolineato che l'Ucraina non accetterà di ritirare l'esercito dalle zone sotto il suo controllo.

"L'Ucraina è pronta a negoziare direttamente con la Russia in qualsiasi formato che porti risultati. Turchia, Vaticano, Svizzera: stiamo valutando tutte le sedi possibili". Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky."Non è necessario convincere l'Ucraina ed i nostri rappresentanti sono pronti a prendere decisioni concrete durante i negoziati. Ciò che serve è una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi", ha aggiunto.

"Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori"

L'Ucraina non accetterà di ritirare il suo esercito dalle zone sotto il suo controllo, ha sottolineato ancora Zelensky. I mediatori di Mosca ai colloqui di Istanbul avevano chiesto a Kiev il ritiro dalle regioni parzialmente occupate dall'esercito russo. "Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti a Kiev, rispondendo alle domande sulle richieste di Mosca all'Ucraina di abbandonare completamente le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, quattro regioni che la Russia afferma di aver annesso ma di cui non ha il pieno controllo.

Verso uno scambio di prigionieri?

I negoziatori ucraini e russi si sono sentiti telefonicamente in merito a un importante scambio di prigionieri concordato durante i colloqui di Istanbul tra Kiev e Mosca la scorsa settimana, ha spiegato infine Zelensky, affermando che il ministro della difesa ucraino Rustem Umerov si è "messo in contatto" con il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, e che i due hanno discusso le date e i dettagli del piano per lo scambio di 1'000 prigionieri di guerra da parte di entrambe le parti.

9 giorni fa
Putin: "Tregua? Solo nell'ambito di negoziati di pace"
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Il presidente russo ha detto di avere "concordato" con quello americano che Mosca proporrà ed è pronta a lavorare a un "memorandum" per un "possibile trattato di pace futuro".

Nel riferire la conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Vladimir Putin ha fatto capire che la Russia non è interessata a un cessate il fuoco immediato. Il presidente russo ha detto di avere "concordato" con quello americano che Mosca proporrà ed è pronta a lavorare a un "memorandum" per un "possibile trattato di pace futuro" che stabilisca tra l'altro "un possibile cessate il fuoco per un certo periodo se i relativi accordi saranno raggiunti", ha chiarito Putin, citato da Ria Novosti. 

Trump: "Ho sentito Zelensky e i leader UE"

"Le trattative fra Russia e Ucraina inizieranno immediatamente", ha dichiarato dal canto suo Trump. "Ho informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, e il presidente della Finlandia Alexander Stubb. Il Vaticano si è detto interessato a ospitare le trattative", ha aggiunto il tycoon.

11 giorni fa
Record di 273 droni russi sull'Ucraina, 88 abbattuti
Lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev.

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa sull'Ucraina un record di 273 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 88 sono stati abbattuti e 128 droni-esca sono caduti in zone aperte. I velivoli senza pilota intercettati sono stati distrutti nell'est, nel nord e nel centro del Paese. Nell'attacco sono state colpite le regioni di Kiev, Dnipropetrovsk e Donetsk.

Il record precedente

Il record precedente risale alla notte del 23 febbraio scorso, quando i russi attaccarono con missili balistici e 267 droni.

12 giorni fa
Trump parlerà al telefono con Putin lunedì
Lo ha annunciato il presidente USA su Truth.

Donald Trump ha annunciato che parlerà al telefono con Vladimir Putin lunedì alle 10 di mattina, le 16 in Svizzera. "Spero che sia una giornata produttiva, che si stabilisca un cessate il fuoco e che questa guerra molto violenta, una guerra che non avrebbe mai dovuto accadere, finisca". Lo ha detto Donald Trump annunciando su Truth la telefonata con Putin. "Parlerò al telefono con il presidente Vladimir Putin lunedì alle 10:00", ha scritto in un post su Truth. "I temi della chiamata saranno: fermare il bagno di sangue che uccide, in media, più di 5000 soldati russi e ucraini a settimana, e il commercio".

Zelensky domani all'insediamento di papa Leone XIV

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che domani sarà alla messa di insediamento di papa Leone XIV, è disponibile a margine dell'evento ad incontrare "ogni altro leader mondiale" presente per tenere "colloqui". Lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale dell'Ucraina, Andriy Yermak, in un'intervista dei giorni scorsi alla Reuters, retwittata dall'ambasciatore di Kiev presso la Santa Sede, Andrii Yurash. L'ambasciatore parla di un "nuovo livello" delle relazioni tra Ucraina e Santa Sede con l'elezione del nuovo Pontefice.

"Fed dovrebbe abbassare i tassi subito"

L'opinione comune di quasi tutti è che la Fed dovrebbe tagliare i tassi prima invece che dopo", ha ribadito Donald Trump su Truth accusando il direttore della Federal Reserve Jerome Powell di essere "un uomo leggendario per essere sempre in ritardo. Succederà anche questa volta? Chi lo sa...".

12 giorni fa
Colloqui di Istanbul, ecco le richieste di Mosca
Tra le richieste avanzate il riconoscimento delle regioni occupate, il ritiro delle truppe ucraine e la neutralità dell'Ucraina.

Ritiro delle truppe di Kiev, riconoscimento internazionale delle regioni occupate, neutralità dell'Ucraina: sono queste alcune delle richieste presentate dai negoziatori russi agli ucraini durante l'incontro di venerdì a Istanbul. A scriverlo è Reuters online, citando un alto funzionario di Kiev a conoscenza dei colloqui. Richieste che vanno oltre i termini della bozza di accordo di pace proposta dagli Stati Uniti il mese scorso, dopo consultazioni con Mosca. Secondo il funzionario ucraino, la Russia ha proposto le seguenti condizioni per un accordo di pace:

* Il ritiro delle truppe ucraine dalle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Lugansk, come condizione preliminare per il raggiungimento di un cessate il fuoco. Le oblast sono in gran parte o parzialmente controllate dalle forze russe, ma le truppe ucraine stanno ancora combattendo per mantenere il controllo sulle parti contese. Non c'era alcuna richiesta di questo tipo nella bozza di accordo preparata dagli Stati Uniti.

* Riconoscimento internazionale della penisola di Crimea - annessa nel 2014 - e di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia come regioni russe. La bozza statunitense prevedeva solo il riconoscimento de jure della Crimea e il riconoscimento de facto delle parti controllate dalla Russia delle altre regioni.

* L'Ucraina come Stato neutrale, senza possedere armi di distruzione di massa e senza truppe degli alleati di Kiev sul suolo ucraino. Anche questa richiesta era assente dalla proposta statunitense.

* Tutte le parti in conflitto rinunciano alle loro richieste di risarcimento per i danni di guerra. La proposta statunitense prevedeva che l'Ucraina ricevesse un risarcimento.

Secondo il funzionario ucraino, i negoziatori russi hanno trasmesso tali richieste verbalmente, e non hanno condiviso alcun documento contenente i loro termini. L'Ucraina ha già affermato che le richieste avanzate dalla Russia a Istanbul sono "inaccettabili" e volte a far fallire i colloqui.

13 giorni fa
Kiev: "Mosca ci chiede di cedere territori prima di tregua"
Un funzionario ucraino ha commentato le richieste russe ai colloqui in Turchia.

Mosca chiede a Kiev di cedere territori ucraini prima del cessate il fuoco: lo afferma un responsabile ucraino all'Afp al termine dei colloqui a Istanbul.

13 giorni fa
Zelensky: "L'obiettivo numero uno è il cessate il fuoco immediato e incondizionato"
Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana.

"Potete vedere la delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello, non credo possa decidere. La nostra priorità è un cessate il fuoco pieno e incondizionato. E non credo che la delegazione russa che oggi è in Turchia possa concordarlo". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana. "Il mondo dovrà rispondere, la sua reazione dovrà essere forte, con incluse nuove sanzioni", ha sottolineato. "Bisogna porre fine a questa guerra il prima possibile, e in modo giusto. L'Ucraina ha bisogno di pace. E la pace in Europa dipende dal fatto che l'Ucraina riesca a ottenerla". Il presidente ucraino ha poi proseguito affermando che "se si confermerà che la delegazione russa è lì solo per una recita e non è in grado di produrre alcun risultato, il mondo deve reagire. Serve una risposta forte, comprese sanzioni contro il settore energetico russo e le sue banche. La pressione deve continuare ad aumentare fino a quando non ci sarà un vero progresso". Infine, Zelensky ha detto di rammaricarsi che "Vladimir Putin ha avuto paura" a recarsi in Turchia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Tirana chiamando il mondo ad una "forte reazione" in caso di fallimento dei colloqui di Istanbul. "La guerra deve finire il prima possibile è in modo giusto" ha sottolineato Zelensky secondo il quale il presidente americano Donald Trump "vuole la fine della guerra. Bisogna lavorare con lui".

13 giorni fa
Zelensky: "La delegazione russa è senza potere, il mondo reagisca"
Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana.

"Potete vedere la delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello, non credo possa decidere. La nostra priorità è un cessate il fuoco pieno e incondizionato. E non credo che la delegazione russa che oggi è in Turchia possa concordarlo". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana. "Il mondo dovrà rispondere, la sua reazione dovrà essere forte, con incluse nuove sanzioni", ha sottolineato.

13 giorni fa
Al via a Istanbul l'incontro tra ucraini e russi
Lo scrive Sky News.

È cominciato l'incontro tra le delegazioni ucraina e russa a Istanbul. Lo scrive Sky News.

Keller-Sutter a Tirana: "L'Ucraina è pronta ai colloqui"

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter spera in colloqui per la pace fra Ucraina e Russia. Kiev sembra pronta a sedersi al tavolo delle trattative, ha detto al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea (CPE) a Tirana. "Vedremo se si arriverà a una soluzione o no", ha affermato riferendosi agli incontri di Istanbul fra Mosca e Kiev. La situazione sembra però abbastanza tesa. Domenica - quando la presidente sarà a Roma per l'intronizzazione del Papa - "forse ci sarà più chiarezza", ha sottolineato. Keller-Sutter rappresenta la Svizzera nella capitale albanese per il vertice europeo. Qui incontrerà "quasi tutti". Un colloquio più lungo è previsto che la premier danese Mette Frederiksen. Copenaghen prenderà in luglio la presidenza della Consiglio dell'Unione europea per sei mesi. All'incontro di Tirana sono stati invitati 47 fra capi di governo e di Stato, così come le istituzioni europee.

13 giorni fa
Oggi a Istanbul incontri sull'Ucraina in diversi formati
Ieri sera il ministro Hakan Fidan ha visto la delegazione russa guidata da Vladimir Medinskiy, giunta a Istanbul per colloqui con i funzionari dell'Ucraina, presso il palazzo Dolmabahce.

Il ministero degli Esteri turco ha fatto sapere in una nota che gli incontri sull'Ucraina si terranno oggi in diversi formati. Ieri sera il ministro Hakan Fidan ha visto la delegazione russa guidata da Vladimir Medinskiy, giunta a Istanbul per colloqui con i funzionari dell'Ucraina, presso il palazzo Dolmabahce. Al termine, ha detto che oggi a Istanbul ci saranno incontri trilaterali tra turchi, ucraini e russi da una parte, e turchi, americani e ucraini dall'altra. "Si terrà un altro ciclo di incontri in diversi formati - ha precisato -. All'ordine del giorno sono previsti negoziati trilaterali tra Stati Uniti, Ucraina e Turchia e Federazione Russa, Ucraina e Turchia. Non è ancora certo - ha aggiunto - se si terrà un incontro nel formato quadrilaterale (Stati Uniti, Russia, Ucraina e Turchia)". 

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