Il presidente statunitense Donald Trump ha detto ai reporter prima di partire per la Scozia che c'è il 50% di possibilità di accordo commerciale con l'UE. Intanto è stallo su un'intesa con la Corea del Sud. I media di Seul oggi riferiscono che l'ultimo round negoziale sul commercio tra Corea del Sud e USA si è concluso ieri a Washington senza risultati tangibili, lasciando irrisolto il nodo tariffario tra i due paesi in vista della scadenza del primo agosto. Le difficoltà sono legate alle richieste dell'amministrazione americana di Trump di continuare a chiedere maggiori investimenti negli Stati Uniti e una riduzione delle barriere commerciali, indicano i media. I ministri sudcoreani dell'industria Kim Jung-kwan e del commercio Yeo Han-koo hanno incontrato nell'occasione il segretario al commercio statunitense Howard Lutnick per valutare le modalità di un accordo tariffario. Kim, in particolare, ha sostenuto la causa della riduzione dei dazi, facendo riferimento alla potenziale cooperazione tra i due paesi su cantieristica navale, semiconduttori e batterie.

Kim e Lutnick avrebbero ribadito l'intenzione di riprendere presto i colloqui, puntando "all'intesa reciprocamente vantaggiosa" entro il primo agosto, data prevista per l'entrata in vigore negli Stati Uniti dei dazi al 25% sui prodotti coreani. "Siamo pienamente impegnati a garantire che le nostre aziende non siano svantaggiate rispetto ai concorrenti di altri paesi", ha commentato Kim in una nota. Secondo l'agenzia di stampa economico finanziaria statunitense Bloomberg, che cita fonti vicine alla questione, Lutnick ha proposto un obiettivo di investimento di 400 miliardi di dollari (circa 318 miliardi di franchi al cambio attuale) nei colloqui di ieri come un modo per ridurre i dazi statunitensi sulle automobili sudcoreane. Con la pressione in forte aumento, Seul starebbe valutando la proposta per investimenti totali di almeno 100 miliardi di dollari da parte di importanti aziende nazionali. L'Ufficio della presidenza sudcoreana ha tenuto oggi una riunione d'emergenza con i massimi funzionari economici e di sicurezza per discutere una strategia di negoziazione commerciale.