USA
Trump minaccia dazi del 200% sui prodotti farmaceutici
Immagine da video Casa Bianca
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Redazione
un giorno fa
E sarebbe un gravissimo colpo per la Svizzera, grande esportatrice di medicamenti. I mercati sembrano però non credere alle parole del tycoon.

Per la Svizzera, sarebbe certamente uno degli scenari peggiori. Durante una riunione di gabinetto aperta alla stampa, il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 200% sulle importazioni di prodotti farmaceutici. Il 40% di tutto l'export svizzero è composto da medicinali e di questa quota, il 60% è destinata agli Stati Uniti.

Tra "un anno, un anno e mezzo"

Trump ha tuttavia lasciato intendere che questi dazi non entrerebbero in vigore in tempi brevi, ma che "darà alle persone circa un anno, un anno e mezzo". Non ha specificato chiaramente chi intendesse con "persone", ma è verosimile che con questo termine si riferisse alle case farmaceutiche. Come noto, con la politica dei dazi, Trump spera di portare investimenti e l'apertura di siti di produzione sul suolo degli Stati Uniti. Nelle scorse settimane, colossi svizzeri del settore quali Roche e Novartis hanno annunciato importanti investimenti produttivi negli Usa. Un'entrata in vigore differita di queste misure potrebbe dare tempo alle imprese di realizzare o estendere impianti nel paese.

Continui cambi di idea

Dopo il cosiddetto "Liberation Day" lo scorso 2 aprile, quello odierno è il commento più significativo di Trump sul tema dei dazi sui prodotti farmaceutici. In quell'occasione, ricordiamo, il tycoon aveva annunciato prelievi doganali per numerosi paesi del mondo, Svizzera inclusa, ma da questi erano state escluse alcune categorie di beni, come i prodotti farmaceutici. Pochi giorni dopo, era però tornato sui suoi passi, sospendendo la decisione con lo scopo di permettere a questi paesi di negoziare accordi commerciali più favorevoli agli Usa. Nei mesi seguenti non sono poi mancate le fughe in avanti e i passi indietro: per questo motivo, come evidenzia anche la stampa americana, quella sui dazi al 200% sui medicamenti potrebbe essere una nuova provocazione. Anche i mercati sembrano essere dello stesso parere: dopo l'annuncio di Trump, i titoli in borsa delle principali imprese del settore non hanno subito contraccolpi.

In attesa della lettera

Ricordiamo che in questi giorni gli Stati Uniti stanno trasmettendo a diversi paesi le lettere con i livelli tariffari che potrebbero essere chiamati a pagare dal 1°agosto. Tra questi c'è anche la Svizzera, che potrebbe ricevere quest'informazione nelle prossime ore. Le autorità federali si dicono ottimiste riguardo la conclusione di un accordo con gli Usa che possa evitare il pagamento di pesanti dazi. Al momento, le merci esportate negli Usa dalla Svizzera e da numerosi altri paesi sono sottoposte a dazi del 10%.