Estero
TF: Youssef Nada non sarà stralciato da lista svizzera terrorismo
Redazione
18 anni fa

Nonostante le indagini nei suoi confronti non abbiano messo in luce nulla di scorretto, l'uomo d'affari italo-egiziano Youssef Nada rimarrà nella lista svizzera dei sospettati di terrorismo. Lo ha stabilito il Tribunale federale, che ha confermato le decisioni prese dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e dal Dipartimento federale dell'economia: secondo i giudici la Confederazione è legata all'elenco anti-terrorismo dell'ONU e non può quindi stralciare un nominativo.Nel 2001 Youssef Nada, la sua finanziaria luganese Al-Taqwa e altre società erano stati inseriti nella lista delle Nazioni Unite sui soggetti collegati ai talebani, a Osama Bin Laden o a al Qaida. La Svizzera si era affrettata ad aggiornare di conseguenza anche la sua relativa ordinanza. Come conseguenza vennero bloccati tutti i beni di Nada, e nei suoi confronti venne decretato un divieto di entrata nella Confederazione: visto che l'interessato vive a Campione, questa disposizione equivaleva in pratica ad una sorta di arresto domiciliare.Nel 2005 la vasta inchiesta del ministero pubblico della Confederazione era finita completamente nel nulla. Nada, oggi 76enne, aveva quindi chiesto di essere tolto dalla lista dei sostenitori del terrorismo, ma le autorità elvetiche gli hanno risposto picche.Per il TF tutto ciò è corretto: le decisione sulle sanzioni del consiglio di sicurezza dell'ONU sono vincoltanti per tutti gli stati membri. Non è possibile un cancellamento autonomo dalla lista: l'unica eccezione, secondo i giudici, potrebbe essere ammessa se venissero violate disposizioni imperative del diritto internazionale pubblico, come il diritto alla vita o la proibizione della tortura o della schiavitù. Altri diritti fondamentali - come la libertà economica - non figurano fra questi, puntualizza la corte.ATS

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