
Un terremoto di magnitudo 5,5 gradi sulla scala Richter ha scosso ieri pomeriggio una vasta regione della Colombia centrale, compresa la capitale Bogotà. La Protezione civile ha indicato ieri sera che il numero provvisorio dei morti nel dipartimento di Meta è di 30. Lo riferisce il quotidiano El Tiempo di Bogotà. Nella sua pagina on line il quotidiano cita cifre messe a disposizione dal direttore della Protezione civile, Duvan Pineda, il quale ha precisato che tutte le vittime sono state uccise da smottamenti e crolli nelle vicinanze di Puente Quetame, all'altezza del chilometri 45 della statale Bogotà-Villavicencio. Precedentemente il governo aveva parlato di sei morti e di un numero imprecisato di feriti in quella zona. L'Istituto sismologico colombiano Ingeominas ha riferito che la scossa - della durata di un minuto e che ha seminato il panico tra i sette milioni di abitanti di Bogotà - si è registrata alle 14:20 locali (le 21:20 in Svizzera) con epicentro nella località di El Calvario, nel dipartimento di Meta, nella Colombia centro-occidentale. Il sisma è stato avvertito in numerose regioni della Colombia centrale. La protezione civile, subitomobilitatasi, ha segnalato un incendio a Bogotà, dove migliaia di persone prese dal panico si sono riversare nelle strade sotto una forte pioggia. Subito dopo il sisma, a Bogotà sono saltate le comunicazioni telefoniche, sopratutto quelle della rete cellulare, e nella capitale è mancata anche la luce a causa di guasti in cinque centraline di distribuzione. Uno smottamento è stato inoltre segnalato a sud della città di Cali, che avrebbe interessato un gruppo di case in precarie condizioni. ATS
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