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Telelavoro e frontalieri, via libera dal Consiglio dei ministri
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Redazione
8 ore fa
Approvato il disegno di legge che ratifica l’accordo con la Svizzera: fino al 25% del lavoro potrà essere svolto da casa senza perdere lo status di frontaliere. Misura valida retroattivamente dal 1° gennaio 2024.

Il Consiglio dei ministri italiano ha dato il via libera alla ratifica del Protocollo di modifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera sui lavoratori frontalieri, firmato a Roma il 30 maggio 2024 e a Berna il 6 giugno 2024. La decisione, presa nella seduta di domenica 19 maggio, rappresenta una svolta significativa per migliaia di frontalieri italiani impiegati in Svizzera, soprattutto alla luce dell’evoluzione delle modalità lavorative post-pandemia.

Questione telelavoro

Il punto centrale della riforma riguarda il telelavoro: i frontalieri potranno svolgere fino al 25% dell’orario di lavoro dal proprio domicilio nello Stato di residenza (in questo caso, in Italia), senza perdere lo status fiscale di lavoratore frontaliere. Un elemento chiave che garantisce stabilità, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, e che evita complicazioni fiscali legate a possibili doppie imposizioni. Un altro aspetto rilevante è che il nuovo regime avrà efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2024. Questo significa che eventuali situazioni di telelavoro avvenute dall’inizio dell’anno sono già coperte dal nuovo accordo.

Il Protocollo

Il Protocollo, che si innesta sull’Accordo siglato nel 2020, punta a semplificare il regime fiscale applicabile ai lavoratori frontalieri, in un’ottica di collaborazione rafforzata tra Italia e Svizzera. L’intesa rappresenta anche una risposta concreta alle esigenze emerse negli ultimi anni, che vedono sempre più lavoratori richiedere maggiore flessibilità e la possibilità di operare in parte da remoto. La ratifica da parte del Parlamento italiano è ora il passo successivo necessario per l’entrata in vigore definitiva del provvedimento.